Condividi

Banca Generali, utile a due velocità e dividendo in arrivo

L’utile netto 2018 è in calo ma per via di partite straordinarie, senza le quali l’utile ricoerrente sale del 48% – Dividendo di 1,25 euro ad azione -Le masse amministrate sfiorano i 60 miliardi di euro – L’Ad Gian Maria Mossa: “E’ un risultato molto solido che ci fa sperare di crescere ancora e di guadagnare quote di mercato”

Banca Generali, utile a due velocità e dividendo in arrivo

Banca Generali ha chiuso il 2018 con un utile netto in calo del 12% su anno, a 180 milioni di euro. Tuttavia, l’esercizio 2017 aveva beneficiato di un forte contributo legato all’andamento dei mercati finanziari. Al netto di queste voci, l’utile netto ricorrente è cresciuto del 48%, a 128 milioni.

I Cda dell’istituto ha proposto di distribuire ai soci un dividendo da 1,25 euro per azione. L’assemblea si esprimerà sulla decisione il 18 aprile.

Le masse amministrate sono aumentate del 3%, a 57,5 miliardi, con una raccolta netta positiva per 5 miliardi di euro. A gennaio 2019, invece, la raccolta netta è stata positiva per 430 milioni.

“Un risultato molto solido, di cui siamo soddisfatti per la forza di tutte quelle voci ricorrenti che testimoniano la validità e sostenibilità del nostro modello di business – il commento di Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali – In un anno contrassegnato dalla forte volatilità dei mercati che ha impattato i ricavi variabili, siamo riusciti non solo ad aumentare le dimensioni delle masse e il perimetro dei clienti, ma anche a gettare le basi per un nuovo slancio nella crescita futura siglando due operazioni straordinarie e sancendo una partnership di grande importanza come quella con Saxo”.

Quanto alle aspettative sul futuro, “nonostante la prudenza sulla congiuntura globale e le incognite geopolitiche all’orizzonte – prosegue Mossa – continuiamo a registrare il dinamismo di una domanda che ci riconosce qualità e professionalità, e per questo siamo fiduciosi di poter continuare a crescere guadagnando quote di mercato nel settore del risparmio”.

Tra gli altri dati da segnalare, le management fees sono salite dell’8%, a 634 milioni, e i costi operativi del 4,6%, a 196,6 milioni.

Sul fronte patrimoniale, Cet 1 ratio si è attesato al 17,5% e il total capital ratio al 19%.

Commenta