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Auto, meno concessionari: nel 2035 il 40% si venderà online

La pandemia Covid-19 sta accelerando la tendenza ad acquistare anche l’automobile online: oggi avviene solo per l’1% del totale, ma l’8% dei consumatori europei (il doppio negli Usa e il 60% in Cina) a seguito dell’emergenza sanitaria ha intenzione di acquistare un’auto, ed ha paura di farlo dal vivo.

Auto, meno concessionari: nel 2035 il 40% si venderà online

Dall’1 al 40% in meno di 15 anni. È questo, secondo le previsioni del Boston Consulting Group, il balzo che farà l’e-commerce di auto in Europa, da qui al 2035. Le auto vendute online passeranno dunque dall’attuale 1% del totale al 25-40%, anche perché nel vecchio continente una porzione maggiore del mercato avviene già su ordinazione e le leggi sul franchising dei concessionari sono relativamente più flessibili. Ma il fenomeno per la verità corre ancora più veloce in Cina, dove le vendite online di autovetture sono già il 2% del totale, con la possibilità di arrivare all’8-10% entro il 2025 e al 32-43% entro il 2035.

Ad accelerare la tendenza sarà inevitabilmente anche la pandemia Covid-19, che già sta spingendo molte persone a scegliere di utilizzare l’automobile anziché i mezzi pubblici. E secondo una recente indagine BCG, l’8% dei consumatori europei a seguito dell’emergenza sanitaria ha intenzione di acquistare un’auto, quota che arriva al 16% negli Stati Uniti e al 60% in Cina. Ma allo stesso tempo molti consumatori restano ancora diffidenti nell’intraprendere negoziazioni faccia a faccia e a partecipare a visite di persona nel tradizionale processo di acquisto di un veicolo. Durante la pandemia, infatti, il 35% dei consumatori ha ammesso di essere preoccupato di poter contrarre il virus durante l’acquisto di un prodotto e le vendite online sono diventate ancora più popolari.

Secondo il Boston Consulting dunque l’emergenza sanitaria potrebbe spingere le vendite di veicoli in questa fase, se il settore ne saprà cogliere le opportunità. Ma oggi sono ancora poche le vetture vendute interamente su internet: nell’esperienza d’acquisto c’è l’abitudine di vedere, toccare e provare la macchina in concessionaria. “Le aziende che si muoveranno più velocemente” e che sapranno trovare il giusto compromesso “potranno ottenere un vantaggio competitivo, aumentando quote di mercato e margini di profitto”, spiega lo studio BCG.

L’online comunque si è già molto sviluppato prima del Covid: se si pensa che 20 anni fa non esisteva nemmeno, oggi invece si sono affermati siti specializzati di automobili, più del 75% dei clienti sceglie già la vettura sulla base di fonti online e circa il 50% ritiene soddisfacenti le esperienze digitali nel processo di acquisto della propria auto. Secondo l’analisi BCG, “la transizione della vendita delle auto dal mondo fisico all’online è possibile, ma mentre l’industria è impegnata a costruire un modello di vendita digitale, le case automobilistiche possono già sviluppare 5 funzionalità di base in grado di accelerare l’e-commerce: un processo di acquisto chiaro e semplice per i consumatori online; un inventario completamente ricercabile per sfogliare e configurare i modelli; prezzi adeguati alla domanda dei consumatori, con sconti e incentivi già integrati nell’offerta; possibilità di test drive anche a casa propria e politiche di reso flessibili; finanziamenti e pagamenti online con diverse opzioni e tariffe competitive”.

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