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Auto: immatricolazioni europee ripartono in agosto, primo rialzo in 13 mesi, Italia + 9,9% ma prospettive fosche

Resta però un quadro negativo: a luglio le immatricolazioni hanno visto un calo del 10,6% e negli ultimi 8 mesi il calo risulta dell’11,8%. In vista aumenti dei listini

Auto: immatricolazioni europee ripartono in agosto, primo rialzo in 13 mesi, Italia + 9,9% ma prospettive fosche

Mese d’oro quello di agosto per le immatricolazioni auto europee che hanno visto il primo dato positivo dopo 13 mesi di segni negativi, con l’Italia che ha riportato il dato migliore.
Secondo i dati Acea, l’associazione dei costruttori europei, nel mese di agosto in Unione Europea, Efta e Regno Unito le immatricolazioni sono cresciute del 3,4% (a 748.961) rispetto allo stesso mese del 2021 portando in rialzo anche la quota di mercato al 18,3% dal 17% di agosto dello scorso anno.
“Primo segnale positivo del mercato dell’auto dell’Europa Occidentale in agosto dopo tredici cali mensili consecutivi” sottolinea il Centro Studi Promotor. “Il miglioramento ha interessato tutti i trenta paesi dell’area tranne 7 piccoli mercati (Danimarca, Finlandia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia e Norvegia)”.

Auto: Italia in testa. Germania +3%

Fra i mercati principali del Vecchio continente il miglior paese risulta essere l’Italia con un +9,9% seguita, nell’ordine, da Spagna (+9,1%), Francia (+3,8%), Regno Unito (+3,4%) e Germania (+3%): complessivamente iI cinque maggiori mercati dell’area si sono aggiudicati il 64,4% delle immatricolazioni.
Il dato dell’Italia risulta in linea con quanto reso noto dal Ministero dei Trasporti italiano all’inizio di settembre quando segnalava per agosto 71.190 immatricolazioni, per un incremento del 9,9% Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “le immatricolazioni in Italia sono ritornate ai livelli degli anni ’60 del secolo scorso”.

Stellantis balzo dell’11%, quasi tutti i marchi in positivo

Il Gruppo Stellantis in particolare ha immatricolato in Europa Occidentale 136.721 auto con un aumento dell’11% rispetto all’agosto 2021 con quasi tutti i marchi in territorio positivo, dice Acea: +23,1% per Peugeot, +12,9% per Opel/Vauxhall, +20,9% la Citroën, +34,7% per DS, +37,3% per Lancia, +59,3% per Alfa Romeo e +48,9% per Maserati. In calo invece risultano Fiat (-3,5%) e Jeep (-48,7%).

Il quadro resta però negativo: luglio -10,4%, gennaio-agosto -11,8%

Acea ha diffuso anche i dati di luglio che mostrano per l’Europa un calo del 10,6% delle nuove immatricolazioni di auto e del 10,4% nell’Unione Europea, nonostante una base di confronto già bassa a causa della continua carenza di semiconduttori. Tutti e quattro i principali mercati dell’Ue hanno registrato a luglio una performance peggiore rispetto a un anno fa con Germania (-12,9%) e Spagna (-12,5%) che hanno registrato i cali più pronunciati e l’Italia che mostra un calo del 9,9%.
Il gruppo Stellantis in luglio ha immatricolato in Europa Occidentale (Ue, Efta e Regno Unito) 166.082 auto (-9,9%). Negli otto mesi le immatricolazioni del gruppo sono in tutto 1.390.088, in calo del 17,6% rispetto all’analogo periodo del 2021.
Nonostante il dato positivo di agosto la situazione generale è ancora pesante. “Il segnale di crescita resta debolissimo se si considera che nel periodo gennaio-agosto 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, vi è stato un calo dell’11,8% mentre rispetto allo stesso periodo del 2019 c’è ancora un calo del 33,3%, dice ancora Promotor che non vede prospettive positive per il futuro: “ai fattori di crisi non ancora superati (pandemia, carenza di componenti, calo del potere di acquisto degli automobilisti, guerra in Ucraina) si stanno aggiungendo l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia e la crescita dell’inflazione che finirà per incidere in maniera significativa anche sui listini”.
In particolare il mercato italiano dell’auto è ancora in profonda crisi, dice il Centro Studi. “Il risultato positivo di agosto va colto, ma non cambia in misura significativa lo scenario che resta caratterizzato da una crisi sia della domanda” dice.

Mercato auto italiano di agosto inflenzato dall’effetto-incentivi

In particolare il mercato italiano dell’auto è ancora in profonda crisi, dice il Centro Studi. “Il risultato positivo di agosto va colto, ma non cambia in misura significativa lo scenario che resta caratterizzato da una crisi della domanda”. La crescita delle immatricolazioni in agosto in Italia – secondo gli esperti del settore – potrebbe essere attribuita ad un primo effetto degli incentivi (DPCM del 6 aprile) all’acquisto di auto con alimentazioni tradizionali ma con emissioni limitate (da 61 a 135 grammi di CO2 al chilometro).
Nullo o quasi è invece l’impatto degli incentivi previsti da questo decreto per le auto ecologiche. “Il governo si è impegnato a modificare il disposto del provvedimento citato per renderlo più adeguato alle esigenze del mercato, tenendo conto delle indicazioni del settore. Le modifiche annunciate tardano però ad emergere” dice Promotor. In Italia le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) nel periodo gennaio-agosto 2022 sono in calo del 20%, nonostante gli incentivi.
Secondo Quagliano, la prognosi per il mercato italiano dell’auto resta “riservata”. La guarigione ancora non si intravede. I listini delle autovetture hanno subito finora moderati ritocchi e la carenza di prodotto ha fatto pressoché scomparire gli sconti che i concessionari normalmente concedevano ed ora si profila la possibilità di aumenti significativi dei listini auto legati all’impatto della crisi energetica sui costi di produzione.

Gli acquirenti si rivolgono al mercato dell’usato, cresciuto del 20%

L’aumento dei prezzi delle auto nuove non è il solo ostacolo agli acquisti. A volte sono anche i tempi di consegna biblici a scoraggiare i compratori i quali negli ultimi mesi si sono rivolti dunque al mercato dell’usato. Il quale sta rispondendo a sua volta con un rialzo dei prezzi.

Utilizzando i numeri dell’indice Agpi, che misura i prezzi delle auto usate in vendita su AutoScout24 e considera i veicoli di seconda mano pubblicati da meno di 18 settimane e un con valore inferiore a 250.000 euro, nell’ultimo anno gli aumenti hanno superato il 20% e in tre anni il costo medio è cresciuto addirittura del 33 per cento. «I vincoli di stock e una domanda elevata e continua dei consumatori – afferma Sergio Lanfranchi, Centro Studi di AutoScout24 – hanno portato a un costante aumento dei prezzi di vendita delle auto usate anche nei primi 7 mesi del 2022. Secondo l’indice dei prezzi di AutoScout24, il valore medio di un’auto usata nel mese di luglio 2022 ha toccato la soglia di circa 21.600 euro, pari a un +21,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e del +33,6% rispetto a luglio 2019.

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