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Auto elettrica: nel 2030 sarà più venduta di quella tradizionale

Secondo un report del Boston Consulting Group, tra dieci anni il 51% delle auto vendute sarà elettrica o ibrida: il diesel scenderà dal 14% del 2019 al 4% e la benzina dal 78% al 44%.

Auto elettrica: nel 2030 sarà più venduta di quella tradizionale

Sorpresa: le vendite di veicoli elettrici (o ibridi) nel mondo crescono più del previsto e nel 2030, anno simbolico per la transizione energetica, ci sarà addirittura il sorpasso nelle vendite rispetto ai veicoli a solo motore. A pronosticarlo è un report del Boston Consulting Group pubblicato poche settimane fa, che aggiorna uno studio analogo realizzato a gennaio del 2018, ammettendo che le previsioni di allora furono persino caute: “Il volume di produzione globale di BEV e PHEV (ovvero di auto elettriche a batteria e auto ibride elettriche plug-in, ricaricabili tramite cavi) nel 2019 è stato di circa 2,8 milioni di veicoli, quasi 800.000 in più di quanto avevamo previsto a fine 2017”.

Se il sorpasso avverrà solo fra 10 anni, già nel 2025 invece le vendite di veicoli ecologici arriveranno a un terzo del mercato mondiale dell’auto: nel precedente rapporto del BCG, la stima era che sarebbero arrivate solo al 25%. Nel dettaglio, il 2030 vedrà la quota di mercato del diesel contrarsi dal 14% del 2019 al 4% e quella della benzina dal 78% al 44%, mentre ben un quarto del mercato mondiale dell’auto sarà costituito da elettrici a batteria BEV (18%) e ibridi plug-in PHEV (6%), le due tipologie in maggiore crescita, che accelereranno nella seconda metà del prossimo decennio. La singola categoria più venduta, al 20%, saranno però le MHEV, ovvero le Mild Hybrid, più economiche e a bordo della quali il motore elettrico entra in funzione solo in alcuni momenti come l’accensione e la marcia a bassa velocità.

Il conseguente calo dei prezzi delle batterie porterà a un punto di non ritorno il costo totale di possesso (TCO) di un’auto BEV a cinque anni già nel 2022 o 2023 (a seconda della regione e alle dimensioni dell’auto), con una spinta che verrà anche da taxi e servizi di trasporto passeggeri. La crescita delle vendite di PHEV sarà più lenta, ma in compenso sostenuta dai produttori e dagli incentivi. Logicamente, anche l’interesse dei consumatori per l’elettrico sta crescendo rapidamente: nel 2018 i sondaggi statunitensi mostrano quasi il 40% in più di persone interessate a un veicolo PHEV e il 20% in più a un BEV rispetto al 2010, mentre il 70% dei proprietari di veicoli elettrici intende acquistarne di nuovi.

In questo scenario, l’analisi del Boston Consulting Group rileva che l’industria può guardare in modo più strutturato al futuro: i primi 29 produttori OEM (Original Equipment Manufacturer) prevedono di investire oltre 300 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni per la produzione di veicoli elettrici ed entro il 2025 dovrebbero essere lanciati circa 400 nuovi modelli. Il momento di rottura dovrebbe essere nel 2023: a partire da quell’anno sarà il mercato stesso a guidare le vendite dell’elettrico, mentre fino ad allora per mantenere lo slancio serve una spinta pubblico-privato, sostenuta da incentivi e normative ad hoc.

La buona notizia arriva nel pieno del dibattito sui cambiamenti climatici che, con il World Economic Forum di Davos 2020, ha riportato sotto i riflettori il tema della transizione energetica: un dibattito non più rimandabile e nel quale la diffusione delle auto elettriche ed ibride darà un solido contributo, in particolare a ridurre la quantità di gas serra. Seppure diversi studi abbiano dimostrato che, a seconda della regione di produzione del veicolo e delle dimensioni della batteria, la produzione di un veicolo BEV può generare più emissioni di CO2 rispetto a quella di un veicolo a combustione interna ICE, una volta in funzione gli elettrici garantiscono migliori emissioni nel ciclo completo well-to-wheel. E l’impatto positivo globale è destinato ad aumentare nel prossimo decennio con l’aumento della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili. 

Per queste ragioni, conclude il BCG, l’accelerazione dei veicoli elettrici ha implicazioni importanti per tutti gli stakeholder e per l’intero pianeta. Gli Original Equipment Manufacturer e i fornitori dovranno investire in nuove tecnologie, capacità e modelli di business. I governi e le autorità di regolamentazione dovranno valutare con attenzione come l’elettrificazione dei veicoli cambierà i requisiti di trasporto e come possono contribuire a questa evoluzione attraverso politiche e normative adeguate.

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