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Atlantia sotto i riflettori, la Fed spinge Wall Street al record

Scintille in Borsa di Atlantia dopo l’interesse manifestato dal presidente spagnolo del Real Madrid, Florentino Perez, per l’acquisto di Autostrade – Powell protegge il Toro mentre le materie prime spingono i prezzi in Cina

Atlantia sotto i riflettori, la Fed spinge Wall Street al record

Jay Powell, austero avvocato prima che presidente della Fed, per spiegare la necessità di tenere bassi i tassi nonostante i segnali di ripresa, ieri ha anche fatto riferimento ad un campo di senzatetto che sorge sulla strada tra casa sua e la sede della Banca più potente del mondo. Un’immagine retorica che uno non si aspetta da un banchiere repubblicano, ma che ben illustra il clima politico ispirato da Joseph Biden, concentrato sulla ripresa accelerata, per ora indenne da spinte inflattive ed alimentata dalla prospettiva di tasse raccolte presso le multinazionali. È la cornice ideale per garantire la tenuta del Toro, che continua a frantumare record con una regolarità quasi noiosa.

CORRONO DI NUOVO I BIG IN ATTESA DELLE TRIMESTRALI

Ieri è toccato all’indice S&P 500 (+0,42%, a 4.097 punti), sostenuto dai Big: Apple, Microsoft e Amazon hanno guidato il rialzo in attesa della stagione delle trimestrali che inizierà la prossima settimana sotto buoni auspici: si prevede un incremento medio dei profitti del 24,2%.

Positivi anche l’indice Dow Jones (+0,17%) e il Nasdaq (+1,03%).

Ripartono i titoli tecnologici, svanisce il fantasma dell’inflazione: il T bond decennale scende a 1,624%, cancellando la “minibolla” di fine marzo a 1,776%. Intanto la Fed di New York lancia i consigli per gli acquisti: c’è ampia disponibilità di carta a vent’anni, avverte un alto dirigente della filiale più importante del sistema.

LE MATERIE PRIME SPINGONO I PREZZI IN CINA, SALE TOKYO

I segnali in arrivo dagli Stati Uniti sembrano in grado di neutralizzare gli effetti di altri segnali meno incoraggianti. In particolare l’impennata dell’inflazione in Cina, dopo l’esplosione dei prezzi alla produzione: +4,4% anno su anno, l’incremento più forte degli ultimi due anni. La spiegazione del rialzo sta nei rincari delle materie prime in corrispondenza con la ripresa delle industrie, ma cade in un contesto prudente: la Banca centrale è impegnata a frenare il boom dell’immobiliare.

Segna il passo, di riflesso, anche il mercato azionario: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde l’1,3%: in settimana il ribasso di oltre il 2%.

L’Hang Seng di Hong Kong è in calo dello 0,7%, l’S&P ASX 200 di Sidney dello 0,3% ed il BSE Sensex di Mumbai è sulla parità. Poco mossa la borsa della Corea del Sud, in rialzo invece quella del Giappone: Nikkei +0,3%.

Poco mosso stamane il petrolio. Il greggio Wti scivola però sotto il livello dei 60 dollari al barile.

DRAGHI DÀ DEL DITTATORE AD ERDOGAN, TURCHIA FURIBONDA

I futures anticipano un avvio piatto dei listini dell’Eurozona. Il premier Mario Draghi, pur anticipando che l’ora delle riaperture si sta avvicinando (vaccini permettendo) non ha indicato date precise. Sulla stampa internazionale si dà molto risalto alle dure parole pronunciate su Erdogan “dittatore”: uno scivolone diplomatico oppure, dopo le sortite sulla deludente gestione dei vaccini, un nuovo segnale della volontà di farsi carico delle lacune della gestione della Commissione Ue?

LAGARDE: LE MISURE DI SOSTEGNO VANNO MANTENUTE

“Rischi elevati nel breve termine, sviluppi più positivi nel medio termine”. È la cornice alla base della politica della Bce, così come emerge dalla lettura dei verbali della riunione del 10/11 marzo: intensificare gli acquisti di bond questo trimestre per poi ridursi più avanti se e quando la situazione lo consentirà. Il momento non è ancora arrivato a giudicare dalle parole di Christine Lagarde che, nel messaggio inviato alla 43esima riunione dell’International Monetary and Financial Committee, ha ribadito che “è fondamentale astenersi dal ritirare prematuramente le misure di sostegno, sia sul lato monetario sia sul lato fiscale”. Diversi governatori, tra cui l’olandese Klaas Knot e l’austriaco Robert Holzmann, hanno invece già espresso l’auspicio che Francoforte possa iniziare a ridurre gli acquisti nel terzo trimestre, quando il ritmo delle vaccinazioni aumenterà e la crisi sanitaria diminuirà.

MILANO -0,66%, FANALINO DI CODA IN EUROPA

Piazza Affari, zavorrata dalle banche, archivia la seduta di nuovo in maglia nera con una perdita dello 0,66%, a 24.576 punti base, allontanandosi dalla barriera tecnica dei 25 mila punti. Il governo lavora a un nuovo decreto espansivo con misure per oltre 30 miliardi di euro, secondo il Ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta. L’entità del nuovo scostamento, che dovrebbe essere ufficializzata la settimana prossima, è tale da spingere l’indebitamento netto sopra quota 10% del Pil quest’anno, aggiunge una fonte governativa.

CORRE IL LUSSO A PARIGI, LONDRA PREMIA ASTRAZENECA

Positive le altre piazze europee: Francoforte +0,25%; Madrid +0,41%.

Parigi +0,57%, premia il lusso: Lvmh +1,5% a 587,30 euro, tocca il nuovo record storico così come L’Oréal + 2,35% a 339,05 euro. Hermès +2,7%, Kering +1,8%.

A Londra +0,57% AstraZeneca +2,3% non ha patito le notizie sul rischio trombosi.

AMSTERDAM, VENDITA RECORD AI BLOCCHI: 14,7 MILIARDI DI EURO

Amsterdam +0,47%Il gruppo di investimento olandese Prosus avanza dell’1,8% dopo la cessione del 2% della cinese Tencent per 14,7 miliardi di dollari, la più importante vendita ai blocchi di sempre a livello mondiale.

SPREAD A 100, AGLI STRANIERI L’88% DEL 50 ANNI

Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 100 punti base, con il rendimento del Btp decennale che retrocede a +0,66%.

Il mercato ha già assorbito il sindacato dual tranche collocato ieri per 12 miliardi di euro. Secondo una nota del Tesoro, gli investitori esteri hanno fatto la parte del leone aggiudicandosi l’88% del nuovo 50 anni e il 74% della riapertura del 7 anni.

DOCCIA FREDDA SU UNICREDIT, IN VISTA CONTI DELUDENTI

A condizionare il listino italiano è stata la frenata delle banche, in particolare di Unicredit: -3,36% sotto la pressione delle vendite dei broker reduci da un confronto con il management sull’anticipo dei risultati del primo trimestre, evidentemente deludenti.

Vendite anche su Banco Bpm (-2,15%), Bper (-1,69%) e Intesa (-1,63%).

PEREZ DÀ AD ATLANTIA UNA CARICA DA REAL MADRID

In grande evidenza invece Atlantia (+3,1%) dopo che il Financial Times ha pubblicato una lettera in cui Florentino Perez, presidente di Acs, si dice interessato all’acquisto di Autostrade per l’Italia, anche in società con altri (non esclusa Cdp) a un prezzo attorno ai 10 miliardi, superiore alle valutazioni finora circolate. Acs ha di recente ceduto Vinci energy per 4,9 miliardi di euro.

MEDIOBANCA PROMUOVE SAIPEM, FRENA TENARIS

Bene Saipem (+1,82%) in scia alla promozione di Mediobanca securities, che ha alzato il target price del titolo da 2 a 3 euro sottolineando le prospettive offerte dai lavori per la transizione energetica.

Frena invece Tenaris (-2,56%).

PIOVONO I BUY SU MONCLER, FERRAGAMO IN ROSSO

L’ondata di acquisti sulle maison del lusso francesi ha lambito anche Piazza Affari: Moncler +1,74%. Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 54,9 a 57,3 euro, confermando la raccomandazione buy. “Incorporiamo nelle stime l’acquisizione di Stone Island”, completata il 31 marzo, spiegano gli analisti. Per gli esperti ora c’è uno spazio limitato per ulteriore attività di M&A nel medio termine. Sulla base delle proiezioni riviste, evidenzia Goldman Sachs, il titolo “scambia a un multiplo di 19 volte l’Ev/Ebit 2022, a uno sconto di circa il 15% rispetto alla media dei concorrenti di 23 volte”. Target price aumentato anche da parte di Jefferies, che passa da 54,5 a 55 euro, confermando la raccomandazione hold.

Ferragamo perde invece l‘1,22%, a seguito della notizia che Paul Andrew lascerà il ruolo di direttore creativo della maison che ricopre dal 2019.

Bene Campari (+1,45%) dopo che Credit Suisse ha alzato il prezzo obiettivo a 9 euro da 8,80.

In positivo Inwit (+1,62%). Fra le utility: Snam +1,15%; Enel +0,76%; Terna +0,52%.

Perde colpi Leonardo (-1,14%), su cui pesano le dure parole della sentenza milanese su Mps, che vede coinvolto l’attuale ad Alessandro Profumo.

BOFA MANDA IN ORBITA AVIO, DE LOMGHI PIACE IN USA

Eccezionale performance di Avio (+16,67%). A lanciare in orbita la società è stato un report di Bofa Merrill Lynch che ritiene possibile un raddoppio dei prezzi a fronte della forte crescita della domanda per le attività spaziale, a partire dai lanciatori Vega. Il target è di 26 euro.

Tra le mid cap, in progresso De Longhi (+2,42%), dopo il collocamento di titoli obbligazionari presso investitori istituzionali statunitensi per 150 milioni di euro.

Sull’AIM ha brillato Maps (+21,88%): Kt&Partners ha alzato il fair value a 4,36 euro per azione sull’azienda attiva nel campo della digital transformation.

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