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Atlantia-Cdp verso nuovo rinvio: i Benetton giù in Borsa

Si verso il quarto rinvio dell’operazione che dovrebbe portare l’88% di Autostrade per l’Italia, oggi della holding della famiglia Benetton, in mano alla cordata Cdp-Blackstone-Macquarie.

Atlantia-Cdp verso nuovo rinvio: i Benetton giù in Borsa

Perde in Borsa il titolo di Atlantia, che in una seduta già negativa per il Ftse Mib, si distingue cedendo l’1,4% a metà mattinata, in zona 13 euro per azione. Il motivo è l’ennesimo rinvio in vista per l’operazione Autostrade per l’Italia: il tempo concesso alla cordata guidata da Cdp con i fondi Blackstone e Macquarie per presentare un’offerta vincolante sull’88% di Aspi detenuto dalla holding della famiglia Benetton scade in teoria domenica 31 gennaio, ma la sensazione è che si vada verso l’ennesima proroga, la quarta per l’esattezza. A portare a questa tesi è il silenzio emerso, su questo dossier, nel corso del Cda di Cassa Depositi e Prestiti che si è tenuto giovedì 28 gennaio: il board non ha deliberato ancora nulla, per il semplice motivo che vuole ancora vederci chiaro su alcuni elementi dell’affaire.

Intanto, la due diligence è ancora in corso e difficilmente sarà conclusa per tempo, cioè entro domenica. Ancora di recente, tecnici e consulenti di Cdp hanno chiesto verifiche su 136 tra ponti e gallerie di quelli della rete di Aspi. Atlantia sostiene da parte sua che i dati forniti siano finora molto abbondanti: si tratta secondo quanto sostiene la società di 167 GB di file, equivalenti addirittura a 2,2 milioni di pagine, con 2.200 risposte e 21 presentazioni. Si va dunque verso un nuovo rinvio, dopo quello dello scorso dicembre, poco dopo il quale la cordata guidata da Cdp e dai fondi aveva ipotizzato un prezzo al ribasso per l’acquisto di Aspi (parte inferiore della forchetta 8,5-9,5 miliardi), ma soprattutto aveva ribadito l’intenzione di mettere in mano a Cdp Equity il 51% del capitale. Nell’insieme, Atlantia aveva giudicato inadeguata la proposta.

Di scadenza in scadenza, il dossier si fa sempre più caldo e si avvicina alla sua inevitabile conclusione: il termine ultimo è infatti il 31 luglio 2021, quando Cdp ma anche altri soggetti potranno presentare un’offerta che, se accettata, bloccherebbe lo scorporo di Aspi da Atlantia, al quale invece le società stanno ancora lavorando in queste settimane.

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