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Atlantia-Autostrade sprofonda in Borsa e travolge Piazza Affari

Giornata da brividi per Atlantia che perde oltre il 22% dopo l’annuncio della volontà del Governo di revocare la concessione autostradale e spinge al ribasso anche il Ftse Mib, il peggior indice azionario di oggi – Tensioni anche sul bond Autostrade e spread Btp-Bund ai massimi da maggio – Vendite sulle banche – Tutte in rialzo le altre Borse.

Atlantia-Autostrade sprofonda in Borsa e travolge Piazza Affari

Si chiude una giornata di passione per Piazza Affari, -1,83%, 20.524 punti, unico listino europeo in rosso. Atlantia cede il 22,26%, portando a -26,64% il bilancio della settimana, circa 5 miliardi di perdite di capitalizzazione, da quando, martedì, è crollato il ponte Morandi di Genova provocando decine di morti e uno scontro immediato fra Governo, che vuole togliere le concessioni, e società di gestione. Ma è la fiducia complessiva nell’Italia che viaggia in ribasso: il rendimento del decennale sale al 3,12%, mentre lo spread con il Bund si ferma a 279.70 punti base (+1,67%), dopo aver toccato in mattinata anche i 291 punti.

La seduta è positiva invece per gli altri listini europei, incoraggiati nel pomeriggio dall’apertura intonata di Wall Street. Bene Francoforte +0,61%, Parigi +0,83%, Londra +0,78% e Madrid. Nella capitale spagnola scende Acs, -1,86%, alleata di Atlantia nella partita per Abartis.

A New York il Dow Jones sembra avviato a vivere la seduta migliore da sei mesi, +1,47%, con Walmart in rally, +10,1%, dopo trimestrale e guidance migliori del previsto. Brillanti anche Cisco (+3,75%), Boeing (+3,94%) e Alibaba (+3,18%). Gli investitori recuperano un po’ di fiducia grazie all’annuncio della ripresa dei negoziati commerciali tra Usa e Cina, dopo la notizia che, a fine mese, una delegazione di Pechino andrà a Washington. Il mercato snobba invece il fatto che l’indice manifatturiero di Filadelfia sia sceso sui minimi di 21 mesi e che i nuovi cantieri e i permessi edilizi siano cresciuti a luglio meno delle stime.

Rialza la testa anche la lira turca, sostenuta dalla volontà del Qatar di investire circa 15 miliardi di dollari nell’economia del paese. Il cambio con il dollaro scende in area 5,7, dopo aver superato quota 7 nei momenti peggiori della crisi di Ankara.

L’euro recupera posizioni e il cross con il biglietto verde torna in zona 1,139, dopo essere sceso ieri ai minimi da 14 mesi. Fra le materie prime il petrolio è in frazionale ripresa, dopo le perdite di ieri a seguito del dato sulle scorte settimanali Usa: Brent 71,16 dollari al barile, +0,57%. Oro in modesto recupero, 1179,67 dollari l’oncia.

Le note più dolente sono per Piazza Affari, dove il tracollo di Atlantia contagia anche le altre società concessionarie, impensierite dal clima politico e dall’approccio alle regole: Astm -10,5%, Sias -7,3%, Autostrade Meridionali -2,96%.

Le banche chiudono contrastate: male Banco Bpm -3,96%; bene Mediobanca +2,12%. Fuori dal paniere principale riprende quota Mps +4,95%. Fra le blue chip migliori di seduta ci sono Buzzi +3,03%, Unipol +3,59%, Unipolsai +1,28%, Campari +1,55%. Fra le peggiori Stm, Poste -2,97%, Prysmian -2,74%, Fiat -2,29%.

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