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Assicurazioni, Ania: nel 2017 raccolta di oltre 130 miliardi

Nella seconda metà dell’anno accelerazione del Ramo Vita. In calo i premi R.C. Auto. Raccolta complessiva inferiore del 2,4% rispetto al 2016, anche per la contrazione dei premi del settore Vita (-3,6%). In aumento quelli del settore Danni

Assicurazioni, Ania: nel 2017 raccolta di oltre 130 miliardi

Nel 2017, la raccolta premi complessiva delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra europee ha superato quota 130 miliardi, grazie ad una forte accelerazione del ramo Vita nella seconda metà dell’anno.

In calo invece, per il sesto anno consecutivo, i premi R.C. Auto (-2,2%), pur in un contesto di tassi di riduzione decrescenti.dal 2011 al 2017 i premi sono diminuiti di oltre il 25% e il volume premi del 2017 (pari a 13,2 miliardi) risulta diminuito di oltre 4,5 miliardi rispetto ai quasi 18 miliardi contabilizzati nel 2011. Diversi fattori hanno contribuito al complessivo calo del volume premi del ramo R.C. Auto, peraltro, in presenza di un parco di veicoli assicurati che è rimasto sostanzialmente invariato.

I dati sono stati forniti da Ania in relazione alle comunicazioni ricevute dalle singole compagnie.

Per la Presidente Ania Maria Bianca Farina “si tratta di risultati che dimostrano la vitalità del settore assicurativo che conferma la sua centralità delle persone, delle famiglie, delle Imprese in tema di risparmio e protezione.”

“Nella situazione attuale italiana – ha continuato Farina – caratterizzata da un’economia in ripresa e da un contesto socio-economico ancora fragile, le Assicurazioni possono contribuire sempre di più alla sostenibilità dello sviluppo economico e alla coesione sociale”.

In termini omogenei è stato registrato un calo dei premi complessivi del 2,4% rispetto al 2016. A questa diminuzione ha contribuito la contrazione dei premi del settore Vita (-3,6%) solo parzialmente controbilanciata dall’aumento dei premi del settore Danni (+1,2%).

L’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Pil è rimasta comunque significativa e pari al 7,6%; in particolare nel settore del risparmio, le prime indicazioni per il 2017 confermano il ruolo centrale delle polizze Vita che continuano a rappresentare una delle forme più importanti di impiego, pari a quasi il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane, in aumento da circa il 15% del 2016.

Le rappresentanze di imprese europee operanti in Italia in regime di stabilimento hanno registrato nel 2017 una variazione positiva dei premi contabilizzati (+0,7%). L’aumento ha riguardato sia il settore Vita (+1,2%) sia il settore Danni (+0,2%). Con un volume premi (per il campione di imprese rilevato) pari a 8,9 miliardi, le rappresentanze di imprese europee incidono per circa il 6% della raccolta premi totale. Si stima che questa incidenza sfiorerebbe il 7% qualora si fossero ricevuti i premi da parte di tutte le rappresentanze europee.

Le imprese operanti in libera prestazione di servizi facenti parte di gruppi assicurativi che hanno aderito alla rilevazione (la quasi totalità) hanno contabilizzato quasi 13 miliardi di premi registrando una diminuzione dell’1,4% rispetto al 2016. Tali imprese esercitano esclusivamente il ramo III – polizze Linked e rappresentano circa l’8% della raccolta premi totale.

Con riferimento alle sole imprese nazionali e alle rappresentanze di imprese extra europee, nel 2017 la raccolta premi nei rami Vita è stata pari a 98,6 miliardi in lieve diminuzione del 3,6% rispetto al 2016, dopo tre anni di raccolta superiore ai 100 miliardi. I dati confermano, comunque, la buona tenuta del business Vita per la chiusura dell’esercizio nonostante l’avvio dell’anno passato fosse stato contraddistinto da significativi cali dei nuovi premi emessi (prevalentemente nei primi quattro mesi).

Nel 2017, la diminuzione più rilevante della raccolta dei premi contabilizzati si è riscontrata per i prodotti tradizionali: in particolare il ramo I – Vita umana ha contabilizzato un volume premi a fine 2017 pari a circa 63 miliardi in diminuzione di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Il calo è legato al perdurante scenario di bassi tassi di interesse che comprime le aspettative di rendimento per la clientela e la capacità delle imprese di offrire garanzie di rendimento minimo. Il ramo V – capitalizzazione, con poco più di 2,5 miliardi di premi è anch’esso diminuito (-7%). Nel complesso i due rami (I e V) hanno superato i 65 miliardi, volume inferiore a quanto contabilizzato nei quattro anni precedenti.

Per quanto riguarda le rappresentanze in Italia di imprese UE, i premi contabilizzati alla fine del 2017 sono stati pari a 4,4 miliardi con un aumento dell’1,2% rispetto al 2016, quasi esclusivamente allocabili a polizze di tipo linked (circa l’80% dei premi totali raccolti da tali imprese). Si sottolinea che i risultati di questo comparto possono essere influenzati dalla non completa disponibilità di dati, essendo questi relativi a un campione di imprese pari a circa l’80% del totale.

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