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Asia, sui mercati passa l’effetto Obama

L’indice regionale asiatico (Msci Asia Pacific) è quasi stabile – Adesso i mercati presteranno più attenzione alle notizie sull’economia reale.

Asia, sui mercati passa l’effetto Obama

Dopo l’agitazione pre/post elezioni Usa, quando l’eccitazione ha lasciato il posto al principio di realtà (cosa fare con il fiscal cliff?), i mercati si vanno stabilizzando. I futures di Wall Street sono in leggero rialzo e l’indice regionale asiatico (Msci Asia Pacific) è quasi stabile. Adesso i mercati presteranno più attenzione alle notizie sull’economia reale.

In Cina il rallentamento dell’inflazione – i prezzi al consumo hanno registrato a ottobre il tasso tendenziale più basso da molto tempo: 1.7% – lascia spazio a politiche di sostegno. Un motivo di delusione è venuto invece dall’Australia dove la Reserve Bank ha ridotto le previsioni di crescita per il 2013, citando, fra l’altro, la determinazione del governo australiano a spremere un surplus dei conti pubblici: l’austerità colpisce anche in Australia, dove in verità non ce ne sarebbe bisogno.

L’euro e lo yen si sono leggermente rafforzati, e così pure l’oro, a 1736 $ l’oncia. Il petrolio continua sugli 85 $/barile (WTI) e questo livello relativamente basso ha aiutato a migliorare la bilancia commerciale Usa di settembre: un miglioramento cui ha contribuito, contrariamente alle attese, anche il saldo non-oil, grazie a un forte aumento dell’export.

Bloomberg

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