In particolare l’indice preliminare di Markit Economics segnava una crescita della manifattura americana a 56,7 a febbraio, un dato che ha battuto le previsioni degli analisti.
Le borse asiatiche si sono riprese dalla maggior caduta delle ultime due settimane, grazie a un dato particolarmente positivo sul fronte della manifattura Usa. In particolare l’indice preliminare di Markit Economics segnava una crescita della manifattura americana a 56,7 a febbraio, un dato che ha battuto le previsioni degli analisti.
Sul fronte dei titoli, BHP Billiton, il maggior gruppo minerario mondiale, guadagnava l’1,5% in un giorno in cui crescevano i titoli del mining hanno trascinato verso l’alto l’indice regionale. Samsung Electronics, che lancerà un nuovo Galaxy di lusso la prossima settimana, è salito del 2,4% a Seul. Toyota Motor ha guadagnato l’1,5% in un giorno di rally per i mercati azionari giapponesi dovuto anche al rallentamento dello yen sul dollaro. National Australia Bank perdeva invece il 2,1% dopo che uno dei maggiori istituti di credito del Paese ha riportato una crescita dei profitti inferiore rispetto a quella dei suoi competitor.
L’indice MSCI Asia Pacific guadagnava lo 0,9% posizionandosi a quota 137.03 alle 9:20 a Tokio, prima dell’apertura dei mercati cinesi. La misura aveva chiuso con una perdita dell’1,3% giovedì a causa di deludenti dati sul fronte della manifattura cinese. “Siamo relativamente positivi sull’economia Usa” commenta David Cassidy, strategist di UBS a Sydney. “Gli investitori sono posizionati per un trend in miglioramento negli Stati Uniti. La crescita degli utili sta migliorando e ciò sarà sufficiente per spingere i mercati quest’anno.
Il Topix cresceva dell’1,7%, il sudcoreano Kospi avanzava dell’1,1%, l’australiano S&P/ASX 200 faceva un balzo dello 0,7% e il neozelandese NZX 50 incassava un + 0.5 per cento.
http://www.bloomberg.com/news/2014-02-21/asian-stocks-rise-after-u-s-manufacturing-gauge-climbs.html
