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Armani festeggia gli 80 anni con i ricavi in crescita oltre i 2,1 mld: “Non mollo”

“La forte redditività e la liquidità che abbiamo a disposizione – dice il presidente Giorgio Armani, che compie 80 anni – ci permettono di accelerare i nostri investimenti per lo sviluppo futuro”.

Armani festeggia gli 80 anni con i ricavi in crescita oltre i 2,1 mld: “Non mollo”

Ricavi di oltre 2,1 mld (2.186) nel 2013 per il gruppo Giorgio Armani che crescono del 4,5% rispetto ai 2.091 mld nel 2012 e dell’8,3% a cambi costanti. L’Ebit ammonta a 401 mln di euro (+18,4%) mentre gli investimenti patrimoniali sono di 100 mln, la liquidità di circa 700 mln. “La forte redditività e la liquidità che abbiamo a disposizione – dice il presidente Giorgio Armani – ci permettono di accelerare i nostri investimenti per lo sviluppo futuro”.

La crescita, spiega la maison, ha riguardato tutti i brand e i canali distributivi del Gruppo. Il canale retail è cresciuto del +6,9% a cambi correnti (+14,6% a cambi costanti) mentre il canale wholesale è cresciuto del +4,2% a cambi costanti. “A livello geografico, la crescita è risultata molto soddisfacente in tutti i mercati, in particolare in Europa dove è stata registrata una buona performance soprattutto in Francia e Regno Unito”.

Nel corso del 2013 è proseguito il programma di investimenti per lo sviluppo della rete distributiva, che ha raggiunto i 2.473 punti vendita a insegna propria nel mondo.

Il gruppo ha anche finalizzato in questi giorni l’acquisizione del rimanente 50% di A|X Armani Exchange, assicurandosi quindi l’intera proprietà del marchio che conta 270 punti vendita con oltre 3mila dipendenti, presente soprattutto sul mercato americano. L’obiettivo dell’operazione è quello di “sviluppare il primo global fast fashion brand italiano rivolto a un pubblico giovane il cui Dna è fortemente Armani. Il Gruppo Armani si è avvalso della consulenza di Rothschild”.

Secondo Armani, “il successo di un marchio sta nella capacità di coniugare creatività e vendite e questi risultati ci confermano proprio questo, visto il riscontro che i nostri prodotti hanno avuto sui mercati”.

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