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Arianna Huffington lascia l’Huffington Post

La scrittrice e imprenditrice statunitense, che aveva fondato nel 2005 il sito che porta il suo nome, dirigendolo fino ad adesso, si è dimessa: andrà a gestire Thrive Global, una nuova società che si occupa di produttività e salute.

Arianna Huffington lascia l’Huffington Post

La scrittrice e imprenditrice Arianna Huffington si è dimessa da direttrice dell’Huffington Post, il sito di news e aggregatore di blog che aveva fondato nel 2005, per gestire Thrive Global, una nuova società che si occupa di produttività e salute. Huffington ha scritto su Twitter: “Pensavo che lo HuffPost sarebbe stato il mio ultimo atto. Ma ho deciso di dimettermi da direttrice dello HuffPost per gestire la mia nuova società, Thrive Global. A tutti quelli allo HuffPost: siete voi che lo rendete quello che è. Sono piena di gratitudine per i colleghi e gli amici che mi sono fatta qui”.

Huffington ha anche spiegato qualcosa sulla sua nuova società, dicendo che la sua missione è “cambiare il modo in cui lavoriamo e viviamo mettendo fine alla percezione che l’esaurimento nervoso è il prezzo necessario per il successo”. Da quando una volta è svenuta per via della troppa stanchezza, Huffington si occupa molto di salute e soprattutto dell’importanza del sonno.

Arianna Huffington ha 66 anni, è nata ad Atene – ma ha anche cittadinanza americana – e ha studiato a Cambridge, nel Regno Unito. Negli anni Settanta scrisse diversi libri, tra cui una biografia di Maria Callas e una di Pablo Picasso, e iniziò a collaborare con alcuni giornali conservatori. Negli anni Novanta divenne famosa negli Stati Uniti come commentatrice politica, sostenendo diversi politici Repubblicani – tra cui suo marito Michael Huffington, che nel 1994 si candidò al Senato – finché nel 2003 si candidò come indipendente a governatore della California, contro il candidato Repubblicano Arnold Schwarzenegger (si ritirò poi prima delle elezioni). Nel 2004 fece il suo endorsement per il candidato Democratico alla presidenza John Kerry e da allora ha sempre avuto posizioni “di sinistra”.

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