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Argento boom e Borse in rialzo: effetto traders e vaccini

La reati mania lancia l’argento che corre ai massimi da 11 anni – Bene anche le Borse anche per effetto del maggior impegno delle case farmaceutiche sui vaccini anti-Covid – Stasera incontro Biden-Rep sul pacchetto di aiuti

Argento boom e Borse in rialzo: effetto traders e vaccini

L’impegno di Pfizer a consegnare fino a 75 milioni di dosi in più di vaccini alla Ue nel secondo trimestre e l’impennata dei titoli del comparto estrattivo-minerario, con il boom dell’argento, favoriscono la chiusura in rialzo dei listini europei: Milano +1,17%; Francoforte +1,41%; Parigi +1,2%; Madrid +0,43%; Londra +0,91%. L’onda verde si estende fino a Wall Street, che viaggia al galoppo, dopo il tonfo della scorsa settimana. Si guarda con speranza alle trattative tra il presidente Joe Biden e i repubblicani su un piano di stimoli, mentre si rimane in allerta per  la variabile impazzita rappresentata dai comportamenti sui mercati dei piccoli investitori

Da alcune sedute nel mirino dei trader dilettanti, che scommettono su alcuni asset contro i grandi fondi, è finito l’argento, che oggi ha toccato i massimi da otto anni arrivando a superare i 30 dollari l’oncia. A dominare è l‘hashtag “silversqueeze”, mentre il titolo di GameStop (-40%) è caduto in disgrazia, dopo che la piattaforma Robinhood ha deciso di limitarne ancora gli acquisti. 

Il fenomeno si sarebbe esteso anche ad alcuni titoli di Piazza Affari. Tiscali (+16%), per esempio, in mattinata è schizzato a +23% prima di essere sospeso. Mf osserva che chat come WallStreetbetsELITE stanno indicando fra i target la società italiana di tlc che in Borsa vale ormai, da penny stock, 156,8 milioni di euro e ha un rapporto prezzo/utili ampiamente negativo. Gli appetiti si sarebbero scatenati inoltre su Clabo (+26,59%), segnalata dalla chat Reddit e persino su azioni del Ftse Mib come A2a (+0,34%) e Leonardo (-0,28%).

Nella seduta di oggi in ogni caso regina delle blue chip è Atlantia +8,78% e il fatto viene messo in relazioni alle indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Cdp sarebbe pronta a lanciare l’offerta su Autostrade per l’Italia entro febbraio, valutandola in un range fra 8,5 e 9,5 miliardi di euro.

Si apprezza il risparmio gestito con Azimut +3,43%; Poste +2,7%; Banca Mediolanum +2,52%. Brilla, sempre nel comparto dell’asset management, Anima, 2,92%, che potrebbe beneficiare degli scenari di consolidamento bancario. Positive le banche a partire da Unicredit +1,47% e Intesa +0,93%.

Rimbalza Interpump, +2,81%, in altalena nella ultime settimane. Denaro per Nexi +2,8%, mentre parte la lotteria degli scontrini.

Le vendite penalizzano Eni -1,82%, in un settore oil poco mosso a livello europeo, nonostante il petrolio in rialzo. Il Brent si apprezza dell‘1,7% avvicinandosi a 56 dollari al barile.

Il mercato valutario è sfavorevole all’euro, che cede quasi mezzo punto percentuale contro il dollaro, muovendosi sotto 1,21.

In chiaroscuro sono gli indici Pmi sul settore manifatturiero dell’area euro,  un indicatore che viene costruito con le interviste ai direttori agli acquisti delle aziende. A gennaio è 54,8 punti (54,7 la lettura preliminare), quindi in calo rispetto al precedente di 55,2 punti. Si conferma però ampiamente in zona di espansione economica, ovvero sopra i 50 punti. Bene Francia e Italia. In particolare il Belpaese registra un indice di 55,1 dai 52,8 di dicembre. Secondo Ihs Markit, che calcola l’indice, “La ripresa manifatturiera italiana si è rafforzata nel nuovo anno, con una sostenuta ripresa della produzione”. Un contesto che ha spinto l’indice Pmi al massimo di 34 mesi.

Con quasi tutta l’Italia in zona gialla e la crisi di governo in cerca di una via d’uscita, resta ben intonato l’obbligazionario. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 113 punti base (-2,87%) e il rendimento del Btp cala a +0,58%.

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