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Alitalia, caos biglietti: si va verso i rimborsi

La nuova compagnia Ita entrerà in funzione da settembre, ma che ne sarà dei voli prenotati con Alitalia nel periodo successivo? Ci dovrà pensare lo Stato con un fondo apposito

Alitalia, caos biglietti: si va verso i rimborsi

Il via libera da Bruxelles per il lancio della nuova compagnia aerea Ita è arrivato, ma la transizione non sarà così semplice. Intanto per i lavoratori, che saranno dimezzati, ma anche per i clienti: Ita entra infatti a regime da settembre, ma che ne sarà dei voli prenotati con Alitalia per il periodo successivo? La commissione europea ha chiesto discontinuità, e dunque non saranno più validi, così come saranno completamente azzerati i punti ottenuti col programma di fidelizzazione Millemiglia (salva poi l’eventualità che vengano recuperati in futuro da Ita). I biglietti saranno dunque annullati, ma non potendo garantirli l’ex compagnia di bandiera con la propria liquidità (anche perché già così perde 1 milione ogni giorno…), i risarcimenti spetterebbero allo Stato italiano con un fondo o con una “riprotezione” su altri voli.

Il governo italiano ha quindi la necessità di trovare un altro modo per proteggere i consumatori, rispetto a una semplice conversione del biglietto Alitalia in una carta d’imbarco per un volo Ita. Si va quindi verso un risarcimento in forma economica a favore di chi ha già acquistato un biglietto Alitalia per il periodo in cui la vecchia compagnia potrebbe non essere più in grado di operare. Oppure, come detto, un’altra opzione è quella della “riprotezione” dei passeggeri, sempre con fondi statali, su altri voli magari operati proprio da Ita, che dovrebbe operare sulle tratte nazionali ed europee in una rete di collegamenti simile alla vecchia Alitalia. Molti voli intercontinentali saranno però aboliti e quindi in quel caso le prenotazioni non potranno essere riconvertite, ma al massimo si potrebbe procedere con un buono di importo equivalente da spendere con Ita. Qualsiasi formula comunque dovrà essere decisa dal Governo e poi approvata da Bruxelles.

L’accordo di massima raggiunto giovedì 27 maggio prevede infatti un netto ridimensionamento della flotta e delle rotte, anche se in linea teorica Ita potrà ancora utilizzare il marchio di Alitalia: dovrà però passare da un nuovo bando pubblico, e quindi presentare un’offerta che sia migliore rispetto a quella di eventuali concorrenti.

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