La compagnia americana Delta si dice disponibile a investire 100 milioni di euro in Alitalia, ma non viene incontro alle richieste di FS e Atlantia. I due soci italiani non riescono a trovare l’accordo con il vettore Usa su due punti del piano industriale 2020-2023 della Nuova Alitalia.
Il primo riguarda la flotta. Quella attuale di 118 aerei (26 sul lungo raggio e 92 sul medio) non è più sostenibile: il piano la riduce a 102 velivoli dal 2020 (23 lungo e 79 medio), per poi ri-ampliarla a 109 nel 2023 (25 e 84). Nel frattempo, i ricavi dovrebbero salire da 3 miliardi e 106 milioni del 2020 a 3 miliardi e 654 milioni di fine piano, principalmente grazie a 2.800 esuberi e a una (molto ottimistica) ottimizzazione di riposi e ferie estive di chi vola. Dura e prevedibile l’opposizione di piloti e hostess ai tagli di occupazione.
Il secondo punto incerto del piano riguarda le tratte. Sul lungo raggio si sta consumando lo scontro con Delta, che non cede voli supplementari sugli Stati Uniti per non danneggiare l’alleato Air France-Klm, di cui ha in portafoglio il 10%. Il braccio di ferro rischia di far saltare l’accordo. Il piano, anticipato da Repubblica, punta a rafforzare “i mercati strategici” come Sud Corea, Cina, Brasile e Messico e a ridurre o cancellare i collegamenti “non profittevoli” come Delhi, Havana, Malè, Santiago del Cile e Johannesburg. Previsti nuovi voli per Shangai, San Francisco (solo d’estate) e verso Washington (tutto l’anno).
Sul medio raggio, invece, è previsto un allargamento verso l’Est Europa (Zagabria, Spalato, Dubrovnik, Bucarest) e la connessione a Linate di 16 delle 20 città europee più importanti. In Italia saranno potenziati i voli da e per Sicilia, Sardegna e Calabria mentre Pisa, Firenze e Napoli dal 2022 perderanno i collegamenti aerei verso Roma, sostituiti dalle “Frecce” di Ferrovie.
Per quanto riguarda Lufthansa, la compagnia tedesca ha in programma lunedì un Cda decisivo su Alitalia: se non arriverà un’offerta economica competitiva, non ci saranno più dubbi sul via libera a Delta.
Intanto, le offerte vincolanti per Alitalia potrebbero slittare per l’ottava volta: dal 21 novembre a fine mese.