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Alibaba riceve maxi multa, ma il titolo decolla a Hong Kong

Le autorità cinesi hanno comminato ad Alibaba una multa da 2,75 miliardi di dollari, la più alta mai imposta in Cina, ma il mercato festeggia – Ecco perché

Alibaba riceve maxi multa, ma il titolo decolla a Hong Kong

Una maxi multa da 2,75 miliardi di dollari diventa una buona notizia che manda in orbita il titolo in Borsa. È quanto accaduto ad Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce che sabato, a mercati chiusi, ha ricevuto una multa dalle autorità cinesi per abuso di posizione dominante. L’importo della multa, pari a 18,23 miliardi yuan (2,33 miliardi di euro), corrisponde al 4% delle vendite interne registrate nel 2019, cioè 456 miliardi di yuan. Si tratta della sanzione più alta mai imposta in Cina, addirittura superiore a quella ricevuta da Qualcoom nel 2015, quando il gruppo Usa fu sanzionato con un’ammenda pari a 974 milioni di dollari. 

Al centro dell’indagine condotta dall’amministrazione di controllo del mercato cinese, il divieto imposto dal gigante guidato da Jack Ma ai commercianti che usano la piattaforma di vendere i loro prodotti anche su altri siti di e-commerce. Una pratica che, secondo l’Autorità, non rispetta la concorrenza, influenza negativamente l’innovazione nell’economia di Internet e danneggia gli interessi dei consumatori.

Con una dichiarazione, Alibaba ha affermato di aver accettato la sanzione e si è impegnata a delineare già da oggi dei piani per rendere le sue operazioni conformi alla legge. Il Ceo Daniel Zhang ha inoltre rassicurato gli investitori sul fatto che la multa “non avrà conseguenze negative sul business gruppo”. Il gruppo ha promesso di abbassare i costi operativi per i commercianti sulle sue piattaforme. “Abbiamo una comunicazione continua con i regolatori”, ha proseguito Zhang, aggiungendo che la società “rispetterà pienamente” i requisiti. “Siamo felici di lasciarci alle spalle questa vicenda. Le azioni decise dalle autorità di regolamentazione sono volte ad assicurare una concorrenza equa”, ha commentato il cofondatore e vicepresidente Joseph Tsai.

Solitamente, multe di questa portata portano a una tempesta di vendite in Borsa. E invece a Hong Kong è accaduto l’esatto contrario. Le azioni Alibaba, dopo aver toccato un massimo di +16%, hanno chiuso la seduta con un rialzo del 6,51%. Gli investitori hanno dunque dimostrato di credere alle rassicurazioni dei vertici del gruppo. Non solo, alla base del rialzo c’è una sensazione di “scampato pericolo”. La multa è infatti molto meno salata di quanto gli analisti si aspettassero, dato che la legge cinese consente sanzioni fino al 10% del fatturato e che lo scontro in corso tra Ant Group, l’altro colosso fondato da Jack Ma, e lo Stato cinese aveva portato molti a temere ripercussioni molto più pesanti. 

“Ora che la sanzione è determinata, l’incertezza del mercato su Alibaba sarà ridotta – ha commentato l’analista di Everbright Sun Hung Kai, Kenny Ng – Il prezzo delle azioni di Alibaba era rimasto indietro rispetto al trend dell’economia emergente per un po’ di tempo. Ora si può prevedere che l’attuazione di questa sanzione consentirà al prezzo delle azioni di Alibaba di riconquistare l’attenzione del mercato”. 

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