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Algoritmi nell’arte al posto dei pittori e cinema 2018 su FIRST Arte

Una tela realizzata da un algoritmo anziché da un vero pittore è stata venduta a un’asta di Christie’s per 432 mila dollari: è un’eccezione o l’avvio di una nuova tendenza tra i collezionisti d’arte? E’ quanto si chiede FIRST Arte – Da non perdere anche la rassegna del meglio che c’è nel cinema 2018.

Algoritmi nell’arte al posto dei pittori e cinema 2018 su FIRST Arte

Un algoritmo ha creato un dipinto su tela, il “Portrait d’Edmond Belamy”, che è stato venduto all’asta da Christie’s per 432 mila dollari: è un’eccezione o una nuova tendenza che si sta affermando nel collezionismo d’arte? E’ quanto si chiede nei servizi di questo week end FIRST Arte, il sito lanciato da FIRSTonline e dedicato al mondo e al mercato dell’arte e all’attualità culturale.

“E’ da tempo – scrive FIRST Arte – che assistiamo un po’ increduli e un po’ curiosi ad esempi di arte reinterpretata con l’applicazione di algoritmi, o meglio ad opere d’arte senza l’intervento di un vero pittore. O meglio ancora ad opere d’arte così tecnologicamente sofisticate che sembrano costruite ad hoc per un mercato di collezionisti di nuova generazione”

Ma non è l’unica primizia di FIRST Arte. Da non perdere è la rassegna sul 2018 del cinema, tutto il meglio che c’è da The Post a Dogman. Anche se per il grande schermo la tendenza non è confortante e l’Istat avverte che il consumo di cinema e la frequentazione delle sale in Italia in netto calo.

Incuriosisce anche l’asta dei record che Christie’s ha organizzato a New York per vendere “La Lampe”, l’opera di Pablo Picasso dedicata al suo amore clandestino per Marie Therese e stimata tra i 25 e i 35 milioni di dollari.

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