Un venerdì nero per Air Berlin che incorre in un risarcimento ai viaggiatori che supera i 10 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dal numero uno della compagnia aerea tedesca, Winkelmann al quotidiano “Rheinische Post”, la responsabilità dovrebbe però ricadere su Aeroground, la società capogruppo di servizi di terra, che sembrerebbe presentare una struttura organizzativa e una gestione poco professionali e dalla quale Air Berlin ha intenzione di ottenere il recupero della somma.
Quella che arriva dalla Germania è comunque una buona notizia per i viaggiatori e per le organizzazioni dei consumatori e c’è da augurarsi che contagi anche altri Paesi.
Ma i guai per Air Berlin non finiscono qui: la compagnia è stata anche sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea, che recependo la direttiva dell’Unione sulle clausole abusive, si è pronunciata a favore delle associazioni dei consumatori tedeschi che reclamavano i 25 euro detratti dai rimborsi delle tariffe ai clienti, a titolo di costi amministrativi. E’ stato inoltre precisato che le diverse voci sul prezzo finale da pagare alle compagnie aeree devono essere indicate separatamente, al fine di garantire la trasparenza dei prezzi prevista dal regolamento dell’Unione sulla gestione dei servizi aerei.
