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Adecco: i lavoratori italiani vogliono una maggiore flessibilità vita-lavoro

Più di un terzo dei lavoratori italiani è stato vittima di burnout nell’ultimo anno. L’87% vuole una maggiore flessibilità per bilanciare meglio vita e lavoro. Lo studio di Adecco sui dipendenti italiani

Adecco: i lavoratori italiani vogliono una maggiore flessibilità vita-lavoro

La nuova sfida per i lavoratori è cercare un migliore bilanciamento vita-lavoro. Nell’ultimo anno in Italia, il 35% dei lavoratori ha sperimentato il burnout, l’insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente, mentre il 29% è preoccupato di affrontarlo entro l’anno successivo.

Pochi i soddisfatti dell’equilibrio tra vita e lavoro (18%), e un significativo 87% richiede maggiore flessibilità lavorativa.

Sono i dati che provengono dalla ricerca “Global Workforce of The Future” condotta da The Adecco Group, che esamina le abitudini, le aspettative e le preoccupazioni nel mercato del lavoro nei vari Paesi in cui l’azienda opera.

Le cause del Burnout

Il burnout tra i lavoratori italiani ha principalmente tre cause qualitative: un carico di lavoro eccessivo, troppe responsabilità legate alla posizione lavorativa e mancanza di supporto da parte della leadership.

A queste si aggiungono problematiche strutturali, evidenziate dalla scarsa promozione delle ferie annuali da parte delle aziende (solo 1 su 6 lo incoraggia) e dalla limitata concessione di tempo libero retribuito per la cura della salute psico-fisica (solo il 15% delle aziende).

Gli italiani vogliono la settimana corta

Per queste ragioni, aumenta l’interesse degli italiani per la settimana lavorativa breve. Oltre il 70% dei lavoratori è interessato a questa opzione, ritenendo che possa migliorare il benessere mentale senza influire negativamente sulla produttività.

Pesa sulla scelta però la questione economica. Solo il 10%, infatti, accetterebbe una riduzione dello stipendio, mentre il 66% adotterebbe la settimana lavorativa breve solo a parità salariale.

“Nel mercato del lavoro attuale la flessibilità è una leva strategica per le aziende, sia per attrarre talenti che per motivare le proprie persone e metterle nelle condizioni di essere sempre più performanti. I dati che emergono dalla ricerca confermano, infatti, una forte domanda di flessibilità e un maggior equilibrio vita-lavoro da parte dei lavoratori” afferma Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di Adecco Italia. “Puntare in questa direzione è fondamentale anche nell’ottica di incentivare il rientro dei cervelli e creare un mercato più attrattivo anche per i NEET. Introdurre una maggiore flessibilità lavorativa in Italia si configura come una vera e propria sfida culturale, ma nel Paese emergono anche modelli pionieristici come quelli che di recente abbiamo visto stanno applicando grandi aziende italiane leader nel settore. La settimana breve è uno strumento, anche se non l’unico, su cui è fondamentale continuare a ragionare per ridisegnare il mondo del lavoro”.

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