Angelo Rizzoli, l’ex produttore cinematografico ed editore, figlio di Andrea Rizzoli, è morto a Roma al Policlinico Gemelli dove era ricoverato. Lo ha confermato la seconda moglie Melania De Nichilo.
Rizzoli era nato il 12 novembre 1943 e si era laureato in Scienze politiche a Pavia, specializzandosi alla Columbia University di New York. Da tempo era affetto da sclerosi multipla.
Nel 1974, insieme al padre Andrea, Angelo compra il Corriere della Sera e quattro anni più tardi subentra al padre nella direzione della Rizzoli. Ma i debiti si accumulano e Rizzoli decide di cedere l’intero Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera al Banco Ambrosiano di Calvi e Gelli e di altri membri della Loggia P2. Nonostante il bilancio dell’azienda sia sempre in negativo, alla fine degli anni Settanta ‘Angelone’ – chiamato così per via della sua stazza – si guadagna l’immagine di imprenditore di successo. Nel 1981 lo scandalo travolge il Corsera e lo stesso Rizzoli: il quotidiano finisce in amministrazione controllata e Angelo viene arrestato con l’accusa di bancarotta: dai conti della società sarebbero spariti 85 miliardi di lire.
A metà degli anni Ottanta, Angelone sconta 13 mesi in carcere e la famiglia Rizzoli viene provata da gravi lutti: muore il padre Andrea e, successivamente, la sorella minore Isabella si suicida poco più che ventenne. L’editore esce pulito dalla vicenda.
Negli anni Novanta Angelo Rizzoli diventa produttore cinematografico e televisivo: la sua casa di produzione ha realizzato alcune tra le fiction più famose del piccolo schermo italiano.
Negli ultimi anni nuove vicende giudiziarie coinvolgono Angelo Rizzoli.
“Angelo era ricoverato da 13 giorni nell’unità intensiva coronarica al Gemelli. È morto questa notte tra le mie braccia”. Queste le parole della moglie Melania.