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Acea: nel 2022 l’utile cala per la tassa sugli extraprofitti, ma ricavi e investimenti in crescita

Boom di ricavi nel 2022 per Acea grazie alla vendita di energia elettrica, ma la tassa sugli extraprofitti pesa gli utili – L’Ad Palermo: “Anno complesso, ma performance positiva”

Acea: nel 2022 l’utile cala per la tassa sugli extraprofitti, ma ricavi e investimenti in crescita


Ricavi e investimenti in forte aumento, utile in calo spinto giù dalla tassa sugli extraprofitti. Questo il sunto del 2022 di Acea, la multiutility romana quotata su Euronext Milan, dove a metà pomeriggio cede lo 0,7 per cento.

I conti del 2022 di Acea

Acea ha archiviato il 2022 con ricavi consolidati pari a 5,138 miliardi di euro, in aumento del 29% rispetto al 2021. Una crescita, spiega la società in una nota, dovuta principalmente all’incremento dei ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica.

L‘ebitda è salito del 4% a 1,305 miliardi di euro, mentre l’utile netto si è attestato a 280 milioni, segnando un ribasso dell’11% rispetto al 2021. A pesare è stata soprattutto la voce tassazione sugli extraprofitti, che incide per -38,5 milioni di euro. Al netto dell’impatto della tassazione sugli extra-profitti, sottolinea la multiutility l’utile netto è in rialzo del 2%.

In crescita anche gli investimenti che hanno sfondato quota 1 miliardo di euro, salendo dell’8% rispetto all’anno precedente. Nei dettagli, lo scorso anno 562 milioni sono stati investiti sul settore Idrico, 269 su Areti e Illuminazione Pubblica, 30 milioni in Produzione 30 milioni, 50 in Commerciale e Trading, 46 milioni in Acea Ambiente, 44 milioni in altri business e Capogruppo.

L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 4,439 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,988 miliardi del 31 dicembre 2021. L’andamento risente, tra l’altro, del maggiore assorbimento di capitale circolante per la forte volatilità del PUN che ha amplificato l’effetto delay tra incassi e pagamenti (circa 130 milioni di euro) e del pagamento della tassa sugli extra-profitti, sottolinea la società.

In virtù dei risultati raggiunti, il cda proporrà all’assemblea degli azionisti, convocata per il 18 e 20 aprile e chiamata ad approvare il bilancio e rinnovare il cda, un dividendo pari a 85 centesimi per azione, una cifra in linea con il 2021. Il payout è al 65% determinato sul risultato netto dopo le attribuzioni a terzi.

L’Ad Palermo: “Anno complesso, ma performance positiva”

“Il 2022 è stato un anno complesso per l’instabilità geopolitica con effetti inflazionistici e una forte volatilità sui mercati dell’energia – ha commentato l’AD Fabrizio Palermo – Il gruppo Acea ha registrato una positiva performance anche grazie alle importanti azioni messe in atto negli ultimi mesi dell’anno, come la riduzione dei costi, la maggiore efficienza operativa e il recupero dei margini”.

La guidance per il 2023

“Per il 2023, in uno scenario che si presenta ancora difficile, si prevedono risultati positivi e in crescita anche grazie alle ulteriori iniziative di ottimizzazione industriale e finanziaria messe in atto dal management sin da inizio anno”, ha spiegato Palermo. 

Nei dettagli, la società si aspetta un aumento dell’ebitda compreso tra il 2% e il 4% rispetto al 2022, investimenti sostanzialmente in linea con l’anno passato  e un rapporto Indebitamento finanziario netto/Ebitda inferiore a 3,8x. 

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