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ACCADDE OGGI – Nel ’38 a Monaco l’Europa si piega a Hitler

Fra il 29 e il 30 settembre del 1938 si svolse a Monaco un incontro fra Hitler, Mussolini e i primi ministri di Francia e Inghilterra – Il risultato fu un cedimento clamoroso al volere dei nazisti, nella speranza (vana) di evitare la guerra – Il sarcastico commento di Churchill

ACCADDE OGGI – Nel ’38 a Monaco l’Europa si piega a Hitler

Compie oggi 82 anni una delle pagine più infami della storia d’Italia e d’Europa. La sera fra il 29 e il 30 settembre del 1938, i capi di governo delle grandi potenze del Vecchio Continente (Russia esclusa) s’incontrarono a Monaco di Baviera. La riunione era stata proposta in extremis da Benito Mussolini su suggerimento del primo ministro britannico, Neville Chamberlain. Gli altri due posti intorno al tavolo erano occupati dal premier francese, Édouard Daladier, e dal fürer tedesco, Adolf Hitler. L’obiettivo del vertice era placare l’espansionismo della Germania nazista – in sostanza, accontentandola – e disinnescare così la guerra a cui tutti si stavano preparando.

A marzo di quello stesso anno Hitler aveva conseguito un successo clamoroso con l’Anschluss, l’annessione dell’Austria (Paese di nascita del Fürer) al Reich tedesco. Una volta chiuso quel fronte, il leader nazista aveva messo sul tappeto una nuova rivendicazione: stavolta nel mirino di Hitler c’era la regione della Cecoslovacchia abitata dai Sudeti, oltre tre milioni di persone di origine tedesca.

Nel settembre del 1938 Chamberlain volò due volte in Germania per sottoporre a Hitler ipotesi di compromesso, ma in entrambi i casi tornò a Londra a mani vuote. Quello di Monaco era un tentativo estremo, disperato: alla fine, insieme a Daladier, il primo ministro inglese accettò un progetto formalmente presentato dall’Italia, ma che in realtà accoglieva quasi alla lettera le richieste di Hitler, prevedendo l’annessione al Reich dell’intero territorio dei Sudeti. Il tutto senza che i cecoslovacchi fossero nemmeno consultati.  

Al rientro in patria, Chamberlain, Daladier e Mussolini furono accolti da imponenti manifestazioni di entusiasmo popolare e acclamati come gli eroi che avevano evitato la guerra. Ma quella salvata a Monaco era una pace finta, che distrusse la credibilità della Francia e dell’Inghilterra, spalancando la strada a nuove aggressioni da parte dei nazisti. “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra – commentò Winston Churchill – Hanno scelto il disonore. E avranno la guerra”.   

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