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ACCADDE OGGI – Il 17 settembre 2001 il crollo record di Wall Street

Sei giorni dopo gli attentati alle Torri Gemelle, Wall Street riapre i battenti, mentre il Financial Distrinct è ancora inaccessibile – L’indice Dow Jones Industrial Average registra la più grande perdita in punti (684) della sua storia

ACCADDE OGGI – Il 17 settembre 2001 il crollo record di Wall Street

17 settembre 2001, a sei giorni dagli attacchi il dolore è ancora folle. Le macerie del World Trade Center rappresentano il peggior incubo che gli Stati Uniti abbiano vissuto nella loro storia. L’America prova a ricominciare a vivere. Riaprono i negozi, gli uffici, gli hotel. Riapre anche Wall Street dopo cinque giorni di pausa, lo stop più lungo dai tempi della prima guerra mondiale.

È la prima seduta dopo gli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono. Il New York Stock Exchange in realtà è ancora inagibile, il Financial District quasi inaccessibile.

Sono le 9.33 del 17 settembre. A Wall Street, dopo due minuti di silenzio in onore delle vittime, risuona “God Bless America”. Sono presenti il sindaco Rudolph Giuliani, il segretario al Tesoro Paul O’Neill, la senatrice Hillary Clinton. “Sono grata all’America e al mondo perché stanno sostenendo la riapertura del mercato al New York Stock Exchange” ha commentato Clinton. “Sono assolutamente fiduciosa nell’economia americana, credo che i fondamentali dell’economia siano buoni e forti oggi come lunedì scorso”. Il timore per ciò che accadrà durante la seduta è altissimo. Si teme che il mercato reagisca violentemente agli attacchi con perdite ingenti sui listini del NYSE e sul Nasdaq.

Le paure vengono confermate nel corso delle ore successive. Il Dow Jones Industrial Average precipita di ben 684 punti base e chiude a 8920,70 punti. La seduta entra nella storia. Il risultato rappresenta infatti la più grande perdita in punti che il Dow Jones abbia mai registrato nel corso di una singola seduta, anche se in termini percentuali l’indice delle blue chip cede “solo” il 7,1%, molto meno del -22,6% visto nel Black Monday del 1987.

Si colorano di rosso intenso anche lo Standard & Poor’s 500, che a fine giornata perde il 4,9% a 1,038.77 punti, e il Nasdaq (-6,8% a 1,579.55 punti). Livelli così bassi non si vedevano dall’autunno del 1998, considerato l’inizio del più lungo rally del mercato americano.

Alla fine di quella che sarà ricordata come una delle peggiori settimane della storia del NYSE, il Dow Jones si ritrova a quota 8.236 punti (-14%). Perdite ingenti anche per lo Standard and Poor’s che venerdì 21 settembre segna -11,6%. Secondo le stime, in soli cinque giorni vanno in fumo 1,4 trilioni di dollari.

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