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Abi: banche, rallentano finanziamenti e raccolta

Outlook mensile dell’Abi: rallentano i finanziamenti a imprese e famiglie – Per la prima volta dall’aprile 2010 i prestiti bancari sono tornati a crescere sotto l’1% – A fine 2011 le sofferenze sono salite al 5,44%, dal 4,63% di un anno prima.

Abi: banche, rallentano finanziamenti e raccolta

I FINANZIAMENTI CRESCONO SOTTO L’1%

Rallentano i finanziamenti a imprese e famiglie. Per la prima volta dall’aprile 2010 i prestiti bancari sono tornati a crescere sotto l’1%. Lo segnala l’outlook mensile dell’Abi: i prestiti a famiglie e società non finanziarie si attestano a 1.508 miliardi di euro, in crescita tendenziale dello 0,96% (+1,88% a gennaio, +3,62% a dicembre). Frenano sia i prestiti a medio-lungo termine sia quelli a breve termine ma sono questi ultimi a segnare la frenata più marcata dal +2,6% allo 0,1% di febbraio. Il totale dei prestiti al settore privato ammonta a 1942, in crescita dello 0,6% (+0,9% a gennaio).

LA RACCOLTA BANCARIA CALA DELLO 0,04%

In calo anche la raccolta bancaria tramite depositi e obbligazioni: -0,04% a 1.709 miliardi di euro, si tratta del primo segno meno dal febbraio 2011 da quando sono stati raccolti 1,6 miliardi. Lo scorso gennaio la raccolta nel complesso era ancora positiva +0,15%. Diversa però la dinamica interna tra depositi e obbligazioni bancarie: a trascinare in rosso il risultato sono infatti i depositi mentre le obbligazioni bancarie resistono ancora in terreno positivo. A febbraio i depositi sono risultati in calo dello 0,33% confermando il segno meno di gennaio (-0,78%). La raccolta delle obbligazioni bancarie è invece aumentata leggermente a febbraio dello 0,49% ma in netta frenata rispetto all’1,88% di gennaio.

PIÙ RISORSE DALLA BCE

Con finanziamenti per 1.942 miliardi e raccolta bancaria da clientela a 1.709 miliardi, i conti sono presto fatti: c’è un gap di 233 miliardi tra i prestiti offerti dal sistema bancario e la raccolta degli istituti di credito italiani. Che, sottolinea l’Abi, sono “in difficoltà nel mettere insieme le risorse necessarie per sostenere l’economia”. Per l’Abi il gap può essere colmato con una ripresa del mercato interbancario, e il ritorno degli investitori americani, o con maggiori risorse messe a disposizione dalla Bce.

SOFFERENZE LORDE IN AUMENTO DEL 18% IN UN ANNO

C’è poi il capitolo sofferenze. Ancora in crescita. A gennaio, rileva il bollettino Abi, le sofferenze lorde sono state di circa 107,4 miliardi, 217 milioni in più rispetto a dicembre e 16,3 miliardi in più nel confronto con gennaio dell’anno scorso. L’aumento annuo è del 18%.

In rapporto ai prestiti a fine 2011 le sofferenze sono salite al 5,44%, dal 4,63% di un anno prima. Al netto delle svalutazioni, invece, a gennaio sono state di 57,5 miliardi, quasi 2 miliardi in meno rispetto al mese prima ma 8,6 miliardi in più rispetto a gennaio dell’anno scorso (+17,6% annuo). Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali è sceso poi al 2,99% dal 3,09% di dicembre.

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