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A2a: Patuano verso le dimissioni, spunta l’ipotesi Tasca nuovo presidente

Secondo Radiocor l’attuale presidente di A2a dovrebbe dimettersi nel corso del prossimo cda del 28 luglio

A2a: Patuano verso le dimissioni, spunta l’ipotesi Tasca nuovo presidente

Cambio ai vertici di A2a. L’attuale presidente della multiutility bresciana potrebbe dimettersi nei prossimi giorni. Lo rivela Radiocor, secondo cui nel corso del consiglio di amministrazione fissato per il prossimo 28 luglio e chiamato ad approvare i conti del primo semestre 2023, Marco Patuano potrebbe rassegnare le proprie dimissioni.

Il motivo? La decisione potrebbe essere legata alla nomina ai vertici di Cellnex. A partire dal prossimo 4 giugno, il manager andrà a ricoprire il ruolo di amministratore delegato della società spagnola. A2a non rilevava alcuna incompatibilità tra le due cariche, ma Patuano avrebbe scelto comunque di fare un passo indietro.

Chi sarà il successore di Patuano ai vertici di A2a

Se a fine mese le dimissioni di Patuano diventeranno realtà per i grandi soci di A2a, il Comune di Milano e quello di Brescia (entrambi in possesso del 25% ciascuno piùun azione), si aprirà la partita per individuare un possibile successore di Patuano, autorevole e di alto profilo. 

Sulla scelta per il rinnovo del cda durante la scorsa primavera, le due amministrazioni hanno viaggiato di pari passo e lo stesso può immaginarsi anche per la scelta del nuovo presidente, visto che tra il primo cittadino di Milano Beppe Sala e la neo sindaca di Brescia, Laura Castelletti pare esserci piena sintonia.

Secondo Radiocor, tra i possibili successori di Patuano alla presidenza di A2a potrebbere esserci il Professor Roberto Tasca, che già oggi siede nel board della multiutility e il cui nome ha cominciato a circolare tra gli addetti ai lavori. Tasca ha già ricoperto vari incarichi in ambito societario (come consigliere o sindaco) e vanta una solida formazione economico-finanziaria, che gli ha permesso – come Assessore al Bilancio di Milano tra giugno 2016 a ottobre 2021 – di far quadrare i conti del capoluogo lombardo, anche durante il Covid, senza interrompere la crescita.

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