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Borse chiusura 1 settembre: oro ai massimi da aprile. Milano e Francoforte le Borse migliori e a Piazza Affari brillano Leonardo e Tim

In assenza di Wall Street, chiusa per festività, sono le Borse di Milano e Francoforte a guidare i rialzi ma chi brilla di più è l’oro che è ai massini da aprile. Leonardo e Tim i titoli migliori di Piazza Affari ma bene anche Stellantis e Ferrari

Borse chiusura 1 settembre: oro ai massimi da aprile. Milano e Francoforte le Borse migliori e a Piazza Affari brillano Leonardo e Tim

Le borse europee chiudono la prima seduta di settembre in ordine sparso, orfane della guida di Wall Street, ferma per la festa del Labour day. A dare una mano al tono degli scambi sono stati comunque i titoli della difesa, nel giorno in cui è uscita la notizia che il jet su cui volava ieri la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha subito interferenze al gps, costringendo il pilota a un atterraggio con mappe cartacee. Per il Financial Times si tratta di un attacco russo, mentre Mosca respinge le accuse. Sia come sia i titoli del settore, già vivaci, nella seduta odierna hanno letteralmente preso il volo.

Piazza Affari chiude in progresso dello 0,51%, a 42.409 punti base guidata da Leonardo (+4,54%). Il risultato è simile a Francoforte, +0,49% al traino di Rheinmetall (+3,51%), anche in scia alla notizia, sempre del Ft, che l’Europa sta lavorando a piani dettagliati per potenziali schieramenti post-conflitto in Ucraina.

Londra, +0,09%, con Bae Systems positiva (+1,85%), dopo che la Norvegia ha scelto il Regno Unito per l’acquisto di nuove fregate, in un accordo del valore di circa 10 miliardi di sterline (13,51 miliardi di dollari). Parigi, +0,05%, sta alla finestra mentre il primo ministro Francois Bayrou è al lavoro nel tentativo di evitare il crollo del suo governo con il voto di fiducia della prossima settimana. Anche Amsterdam (-0,04%) e Madrid (-0,07%) sono praticamente piatte.

Qualche spunto positivo per gli investitori è arrivato stamani dai dati macro del giorno: in particolare ad agosto l’indice PMI manifatturiero della zona euro è tornato in zona espansione a 50,7 punti (oltre lo spartiacque di 50) come non accadeva da giugno 2022. Un passaggio compiuto anche dall’Italia, che è salita a 50,4, da 49,8 punti di luglio.

Oro tenta di agguantare il record di aprile

In un contesto che ancora presenta molte incognite, non solo geopolitiche, si apprezza l’oro, che oggi ha tentato di avvicinarsi al record di 3.500 dollari toccato ad aprile. Al momento lo spot gold tratta a 3476,75 dollari l’oncia (dopo essersi spinto a un massimo a 3489,78 dollari), con un progresso dello 0,83% sulla chiusura di venerdì.

A dar man forte agli acquisti contribuisce l’indebolimento del dollaro sulle attese che la Fed tagli i tassi di 25 punti base questo mese. Pesano poi sul biglietto verde le incertezze legate agli scontri istituzionali in atto negli Stati Uniti. Quello tra la Casa Bianca e la Fed, con il presidente Usa Donald Trump in pressing costante sulla banca centrale per un taglio dei tassi e dopo il “licenziamento” della governatrice Lisa Cook. Entra nelle nebbie anche il futuro dei dazi, visto che la corte d’appello federale ha dichiarato illegali molte imposte doganali volute dal tycoon, pur rimandando l’annullamento a metà ottobre. Un quadro che tiene i mercati sui carboni ardenti. Per la presidente della Bce Christine Lagarde la sentenza getta nuovamente il capitolo dazi nell’incertezza, mentre la longa mano di Trump sulla Fed “rappresenta un rischio molto grave”.

In questo contesto, sul mercato dei cambi, il dollaro al momento arretra contro le principali valute e l’euro si rafforza oltre 1,171. Il fronte energetico si muove in verde in queste ore: Brent e Wti salgono dell’1% e i prezzi sono rispettivamente a 68,18 dollari al barile e 64,71 dollari al barile.

Piazza Affari, bene Tim e banche 

Non di sola difesa ha vissuto oggi Piazza Affari, che vede tra le blue chip migliori del giorno Telecom Italia, +3,34%, in rimbalzo dopo cinque sedute in perdita. Contribuisce alla ripresa del titolo la notizia che il fondo BlackRock ha superato la soglia del 5% nel capitale del gruppo il 26 agosto. Un passo che “rappresenta un segnale di fiducia sulle prospettive del titolo, sostenute dalla maggiore stabilità dell’assetto azionario con Poste al 24,8%”, sottolinea Intermonte nel daily.

Bene Buzzi +1,43% e Ferrari +1,16%. Le banche sono in evidenza soprattutto con Popolare di Sondrio +1,86% e Unicredit +1%. Mps limita i guadagni allo 0,34%, nel giorno in cui il cda potrebbe aver deciso di aggiungere una componente per cassa all’ops su Mediobanca (incolore). 

Nella top ten del listino principale si affaccia infine Recordati +1,04%, in un settore sanitario ben intonato a livello europeo e spinto dal colosso norvegese Novo Nordisk (+1,76% a Copenhagen) secondo cui il proprio farmaco Wegory per l’obesità riduce il rischio di infarto, ictus o morte del 57% rispetto ai farmaci rivali.

La strada dei ribassi è solcata da Campari -1,4%, Terna -1,19%, Diasorin -0,93%, Cucinelli -0,83%. Fuori dal paniere principale, tra i titoli del calcio, svetta la Lazio +2,4%, dopo la vittoria con il Verona per 4 a zero, mentre il titolo della Juventus è ì sotto la parità (-0,41%), nonostante la vecchia signora sia prima in classifica dopo due giornate di campionato.

Spread stabile

Lo spread tra Btp decennale e Bund di durata uguale è invariato a 89 punti base circa, benché i rendimenti risultino in  rialzo, rispettivamente a 3,64% e 2,75%. Appare stabile anche lo spread con l’Oat francese 10 anni, che mostra un tasso del 3,54%.

Per Lagarde i conti parigini non sono troppo preoccupanti, anche se la banca centrale tiene sotto controllo l’andamento degli spread. In un’intervista a Radio Classique e nella constatazione del restringimento del differenziale tra il decennale del Belpaese e quello dei cugini d’oltralpe, la presidente della Bce ha osservato che “l’Italia in termini di bilancio oggi fa sforzi molto seri e probabilmente arriverà presto all’obiettivo del 3% di deficit. Quindi faremmo bene a ispirarci a questo”.

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