La corsa in solitaria di Nvidia è durata solo qualche settimana. Giovedì 31 luglio, un’altra società ha superato la soglia dei 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato: è Microsoft che, spinta al rialzo da un’ottima trimestrale, è diventata la seconda società quotata della storia a raggiungere un traguardo considerato irraggiungibile fino a qualche tempo fa.
La corsa di Microsoft oltre i 4mila miliardi
Finora ci era riuscita solo Nvidia, che oggi vale 4,4mila miliardi di dollari dopo aver superato lo scorso 9 luglio la soglia storica dei 4mila miliardi. Da ieri c’è anche Microsoft. Da inizio anno le azioni della società fondata da Bill Gates guadagnano il 22% del loro valore a fronte del +8% segnato dallo S&P 500 nello stesso periodo. Una cavalcata che, con il +5% toccato giovedì in apertura, ha portato il market cap della società a 4,010 miliardi di dollari, salvo poi ripiegare lievemente. A titolo di paragone questa cifra è superiore al Pil di Francia, Regno Unito o India.
Un anno e mezzo fa, Microsoft aveva raggiunto una valutazione di 3mila miliardi di dollari, mentre quota 1.000 miliardi era stata superata nell’aprile del 2019.
A spingere la società verso questo nuovo, storico, traguardo concorrono diversi fattori. La Big Tech ha previsto una spesa record di 30 miliardi di dollari in conto capitale per l’attuale primo trimestre fiscale allo scopo di spingere sull’IA, e ha registrato un boom di vendite nella sua attività di cloud computing Azure. Gli analisti di Wall Street hanno inoltre notato che il chatbot Copilot AI di Microsoft sembra aver trainato una crescita significativa nella sua attività di software aziendale Microsoft 365. La scommessa multimiliardaria di Microsoft su OpenAI, si sta rivelando un punto di svolta, potenziando la sua suite Office e le offerte Azure con un’intelligenza artificiale all’avanguardia e portando il valore delle azioni a raddoppiare dal debutto di ChatGPT a fine 2022. Il rally del titolo ha ricevuto poi un’ulteriore spinta dal taglio del personale attuato da parte del colosso tecnologico e dal raddoppio degli investimenti nell’intelligenza artificiale.
A tutto questo bisogna aggiungere infine i numeri da record del trimestre: il colosso tech ha registrato un utile per azione di 3,65 dollari su ricavi di 76,44 miliardi di dollari, contro attese per 3,37 dollari su 73,81 miliardi. Il fatturato è cresciuto del 18% su base annua nel quarto trimestre fiscale, conclusosi il 30 giugno. Il fatturato di Azure e di altri servizi cloud, nel 2025, ha superato i 75 miliardi di dollari, per un rialzo annuale del 34%.