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Inter in festa, Napoli e Lazio si giocano la Champions

A San Siro contro la Sampdoria l’Inter festeggia oggi lo scudetto appena conquistato ma sul mercato i cinesi preannunciano austerity – Il Napoli a La Spezia e la Lazio a Firenze puntano alla vittoria per restare nella corsa Champions ma le squadra di casa cercano punti per la salvezza

Inter in festa, Napoli e Lazio si giocano la Champions

Questione di punti di vista. Questo sabato di campionato cambia molto a seconda delle prospettive: da una parte la serenità totale dell’Inter campione d’Italia, ormai concentrata solo ed esclusivamente sulla festa scudetto, dall’altra le ansie di Napoli e Lazio, impossibilitate a sbagliare per non perdere il treno della Champions League. A San Siro (ore 18) sarà spettacolo puro e semplice, tanto più che la Sampdoria di Ranieri non ha nessuna velleità di classifica, il che fa pensare a una sfida aperta, tra due squadre libere da qualsiasi preoccupazione. Il clima da “vacanze anticipate”, confermato anche dalla scelta di Conte di mandare lo staff in conferenza al posto suo, non deve però ingannare: i nerazzurri giocheranno per vincere fino all’ultima giornata, nel tentativo di chiudere la stagione con 94 punti. Detto ciò, è innegabile che in settimana si sia pensato pochissimo alla partita e molto più ai programmi futuri, inevitabilmente nel segno dell’austerity.

È questa la parola chiave che filtra dalle alte sfere nerazzurre, dagli Zhang a Marotta, passando per Ausilio e Zanetti, tutti uniti nel ribadire che i costi, nonostante lo scudetto, vanno resi più sostenibili. Il problema è capire se questo sta bene a Conte, il cui parere sul tema, al momento, non è ancora arrivato: logico pensare che il silenzio proseguirà fino al termine della stagione, dopodiché ci sarà l’atteso confronto per decidere il da farsi. L’altro tema caldo della settimana è stato quello della festa, che dopo le polemiche per il bagno di folla di piazza Duomo si preannuncia in formato ridotto, con un numero massimo di tremila persone fuori da San Siro. Conte darà spazio a chi ha giocato meno, dunque vedremo un 3-5-2 molto diverso dal solito con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Ranocchia e Bastoni in difesa, Hakimi, Vecino, Eriksen, Gagliardini e Young a centrocampo, Sanchez e Lautaro Martinez in attacco. Consueto 4-4-2 invece per Ranieri, che risponderà con Audero tra i pali, Bereszynski, Tonelli, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Ekdal e Jankto in mediana, Quagliarella e Gabbiadini coppia offensiva.

Il clima di festa di Milano sarà diametralmente opposto a La Spezia e a Firenze, dove Napoli e Lazio cercheranno punti vitali in chiave Champions. Gli azzurri sono già inciampati domenica scorsa contro il Cagliari, scivolando nuovamente al quinto posto: ecco perché un altro passo falso non sarà ammesso, tanto più nel weekend dello scontro diretto tra Juventus e Milan. Un successo al Picco (ore 15) permetterebbe a Gattuso di rientrare nel gruppo, ma guai a sottovalutare i liguri, ancora impelagati nella lotta salvezza e già capaci di giustiziare diverse big (una fu proprio il Napoli nella gara d’andata). Il tecnico azzurro poi ha problemi in difesa, viste le assenze di Koulibaly (infortunio muscolare) e Maksimovic (Covid), il che aumenta il grado di difficoltà della sfida. Ad ogni modo sarà 4-2-3-1 con Meret in porta, Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz e Demme a centrocampo, Politano, Zielinski e Insigne alle spalle dell’unica punta Osimhen. Italiano, spesso accostato al Napoli (ma oggi superato da Spalletti), tenterà l’ennesima impresa della stagione con il solito 4-3-3 con Provedel tra i pali, Vignali, Ismajli, Erlic e Marchizza nel reparto arretrato, Estevez, Ricci e Maggiore in mediana, Agudelo, Piccoli e Gyasi in attacco.

Stessa tensione a Firenze, dove Fiorentina e Lazio giocheranno una sfida molto simile a quella di Spezia. Anche al Franchi (ore 20.45) infatti ci si confronterà per Champions e salvezza, per quanto il margine d’errore, classifica alla mano, sorrida più ai viola. Sono i biancocelesti infatti a giocarsi di più, consapevoli che il loro ruolo di inseguitori non permette passi falsi, pena rischiare di compromettere la lunga rincorsa fatta sin qui. “Quella di Firenze è una gara importantissima, servirà una partita da grande squadra, perché per noi è fondamentale per la classifica – ha confermato Inzaghi -. Loro hanno grandissima qualità con giocatori esperti. Vlahovic? Sicuramente sta facendo grandi cose e sarà un osservato speciale, come Ribery che è un campione”. Spettacolo in vista insomma, tra due squadre che si sfideranno con lo stesso sistema di gioco, ovvero il 3-5-2. La Lazio scenderà in campo con Reina in porta, Marusic, Acerbi e Radu in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Lulic a centrocampo, Immobile e Correa in attacco. Iachini risponderà con Dragowski tra i pali, Milenkovic, Pezzella e Caceres nel reparto arretrato, Venuti, Amrabat, Pulgar, Bonaventura e Biraghi in mediana, Vlahovic e Ribery coppia offensiva.

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