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Borsa, banche e A2A scaldano Milano in attesa della Fed

Dopo i record segnati da Wall Street e dalle Borse asiatiche, l’Europa prende tempo – A Milano bene anche Campari, si sgonfia la moda – Occhi sul debutto della matricola Newlat – Bene l’asta Bot

Borsa, banche e A2A scaldano Milano in attesa della Fed

A poche ore dai record di Wall Street e delle Borse asiatiche i listini europei decidono di prendersi una pausa con gli occhi e i pensieri già rivolti verso Washington dove domani, 30 ottobre, la Federal Reserve dovrebbe varare un nuovo taglio dei tassi. In attesa delle decisioni della banca centrale americana, le Borse possono però consolarsi con le buone notizie arrivate dagli Usa sui dazi. Donald Trump ha infatti affermato che un pre-accordo tra Stati Uniti e Cina potrebbe arrivare già prima del vertice Apec in Cile, in programma per metà novembre.

A metà giornata Milano, la miglior Borsa d’Europa nel 2019 con un rialzo del 24%, viaggia poco sotto la parità, segnando -0,04% a 22.686 punti. Sulla stessa linea Parigi (-0,07%), più arretrate Francoforte (-0,22%) e Madrid (-0,55%). In ribasso Londra (-0,47%) che attende la decisione di Westminster sulle elezioni anticipate. La Camera dei Comuni ha bocciato lunedì la proposta di Boris Johnson su un possibile voto il prossimo 12 dicembre, ma oggi potrebbe approvare una proposta presentata dai Liberaldemocratici e dallo Scottish National Party che prevede di indire elezioni tre giorni prima di quanto richiesto da Downing Street, vale a dire il 9 dicembre. Per passare la mozione avrà bisogno della maggioranza semplice. Ricordiamo che Bruxelles ha concesso ha Londra l’ennesimo rinvio flessibile della Brexit, ora in programma per il 31 gennaio.

A Piazza Affari i titoli del Ftse Mib procedono senza particolari scossoni. In rialzo Campari (+1,65%) che ha pubblicato i conti dei 9 mesi chiusi con un utile netto ante imposte in calo dell’1,7% a 245 milioni, un utile rettificato in crescita del 10% a 259 milioni e ricavi in salita dell’8,6% a 1,3 miliardi. Bene anche A2a (+2,26%), positive le banche guidate da Banco Bpm (+1,15%) e Bper (+0,6%).

Le prese di beneficio colpiscono i titoli della galassia Agnelli: Cnh (-1,65%), Exor (-0,9%), Fca (-0,47%). Nell’industria è in rosso Leonardo (-1%), mentre nella moda si sgonfiano Moncler (-1,35%) e Ferragamo (-1,4%) dopo i forti movimenti di ieri dovuti alla fibrillazione che ha causato nel comparto l’affaire LVMH-Tiffany.

In fondo al listino principale c’è però Saipem (-2,21%) con i prezzi del petrolio che continuano a calare. Alle 12.00 il Brent cede l’1% a 60,96 dollari al barile, il Wti perde l’1,2% a 55.14 dollari.

L’attenzione di Milano si concentra anche sul debutto sullo Star di Newlat Food, la società dell’agro-alimentare italiano che commercializza le fette biscottate Buitoni, la pasta Delverde e il latte Polenghi. A metà giornata il titolo rimane ancorato al prezzo di collocamento di 5,8 euro, con una capitalizzazione di 230 milioni di euro. L’esordio tutto sommato viene giudicato positivamente dagli analisti che tengono in considerazione i flop delle scorse settimane delle matricole Ferretti e Rcf che all’ultimo hanno dovuto annullare il processo di quotazione. Secondo quanto rivelato dal Sole 24 Ore, su Newlat ha deciso di investire anche la famiglia De Benedetti (padre e figli), attualmente alle prese con dei forti contrasti su Gedi.

Passando all’obbligazionario, il Tesoro ha collato in mattinata 6,5 miliardi di Bot a 6 mesi, ad un rendimento in lieve rialzo a -0,213% da -0,224% del precedente collocamento di settembre. Buona la domanda che si è attestata a 10,6 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,64. In discesa dello 0,7% a 1,086 punti il rendimento sul decennale italiano, mentre lo spread viaggia ai livelli della vigilia, attestandosi a 143 punti base.

Sul valutario si muove in ribasso l’euro. La moneta unica passa di mano a 1,1077 sul dollaro rispetto alla quotazione di 1,1102 di ieri sera. Arretra, ma di poco la sterlina, che viaggia a 1,2856 dollari.

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