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Ferrari: lo sprint della Portofino manda in orbita ricavi e utili

Primo trimestre da record per Ferrari – Tutti i risultati battono le attese e registrano rialzi a doppia cifra – Consegne boom grazie alla Portofino – Titolo accelera sul Ftse Mib – Brillano anche i conti di Cnh

Ferrari: lo sprint della Portofino manda in orbita ricavi e utili

Ferrari prima in classifica sul Ftse Mib grazie ai conti del primo trimestre, chiusi con risultati sopra le attese. Dopo una mattinata con rialzi intorno all’1%, le azioni del cavallino rampante schizzano in vetta, guadagnando il 5,28% a quota 124,65 dollari.

Nei primi tre mesi del 2019 i ricavi sono cresciuti del 13,1% a 940 milioni di euro. Aumenti a doppia cifra anche per l’ebitda (+14% a 311 milioni di euro) ed ebit (+11% a 232 milioni di euro). Sale addirittura del 22% l’utile netto, che si attesta a quota 180 milioni di euro.

Tutti i risultati hanno nettamente battuto le attese degli analisti che avevano previsto 866 milioni di ricavi, 279 milioni di ebitda e 157 milioni di utile netto.

Balzo delle consegne: nel primo trimestre del 2019 Ferrari ha registrato un incremento del 22,7% arrivando a 2.610 veicoli consegnati grazie all’exploit della Ferrari Portofino. Nel dettaglio i modelli a V8 hanno mostrato un aumento delle vendite apri al 30,6%, mentre quelle delle supercar con propulsori V12 sono aumentati del 4,1 per cento.

Dal punto di vista geografico, le consegne nell’area Emea sono cresciute del 9,6%, quelle nelle Americhe sono salite del 26,5%, il Resto dell’APAC è in rialzo del 29,3%, mentre Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono cresciute del 79,2%.

Per l’intero anno il gruppo ha confermato i target: i ricavi netti supereranno i 3,5 miliardi di euro, salendo del 3% rispetto al 2018, l’ebitda adjusted è atteso tra 1,2-1,25 miliardi di euro, (+10%); l’ebit adjusted tra 0,85-0,9 miliardi di euro (+6%) rispetto al 2018; l’eps diluito adjusted è stimato tra 3,50-3,70 euro per azione, con una crescita di circa il 6% rispetto al 2018. Infine, il free cash flow industriale sarà pari a circa 0,45 miliardi di euro, in aumento di oltre il 10% rispetto al 2018.

Rimanendo nella galassia Agnelli, oggi anche Cnh ha pubblicato i conti trimestrali, chiusi con un utile netto in rialzo del 30,7% a 264 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, 0,19 dollari per azione, con ricavi consolidati in calo del 4,7% a 6,457 miliardi (+2% a cambi costanti). L’utile netto adjusted si è attestato a 248 milioni (+21,6%), 0,18 dollari per azione. L’Ebit adjusted delle attività industriali è invece salito del 7% a 278 milioni di dollari, con un margine del 4,6% (+50 punti base) e l’Ebitda adjusted è stato di 525 milioni di dollari, con un margin dell’8,7%, stabile rispetto al primo trimestre 2018. L’indebitamento netto industriale al 31 marzo è pari a 1,5 miliardi di dollari, in crescita di 0,9 miliardi rispetto al 31 dicembre 2018, per effetto del normale aumento stagionale nel capitale di funzionamento nel primo trimestre. Cnh Industrial ha confermato i propri obiettivi per il 2019.

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