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Riforme costituzionali: presentati 513mila emendamenti

La stragrande maggioranza arriva dalla Lega – Seguono Forza Italia e Sel con oltre mille emendamenti ciascuno i prefigura uno scontra istituzionale Grasso-Finocchiaro sull’ammissibilità degli emendamenti per il ritorno all’elezione diretta dei senatori – Ma l’obiettivo politico è fernare Renzi che replica: “La maggioranza non ci mancherà”

Riforme costituzionali: presentati 513mila emendamenti

Sono stati presentati 513.450 emendamenti al disegno di legge che contiene le riforme costituzionali e in particolare quella della riforma del Senato che la minoranza dem e le opposizioni, malgrado i due voti favorevoli già espressi sul testo da Camera e Senato in prima lettura, vorrebbero azzerare introducendo l’elezione diretta in quota proporzionale dei futuri senatorii. Le proposte di modifica sono state depositate in commissione Affari costituzionali al Senato. Lo rende noto su Twitter Palazzo Madama. 

La stragrande maggioranza degli emendamenti (510mila) è stata presentata della Lega. Seguono Forza Italia e Sel con oltre mille emendamenti ciascuno. Ma quelli politicamente più sensibili sono stati firmati da 28 senatori della minoranza del Pd.

Sull’ammissibilità o meno degli emendamenti che, azzerando tutto, vorrebbero reintrodurre l’elezione diretta dei senatori si profila un pericoloso scontro istituzionale tra la presidente della Commissione Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro, che, a norma di regolamento, si è già detta contraria e il presidente del Senato, Pietro Grasso, sponsorizzato a suo tempo da Pierluigi Bersani, che ha invece lasciato aperto uno spiraglio, criticato dall’ex Capo di Stato Giorgio Napolitano sulle colonne del “Corriere della sera”.

Il singolare asse anti-riforma tra minoranza Pd, Lega, Forza Italia, Sole e M5S è convinto di avere i numeri dalla sua parte ma Renzi manifesta sicurezza: “La maggioranza per il Governo c’è e mai mancherà”. Non è escluso che in soccorso di Renzi arrivi a settembre anche Silvio Berlusconi che vede le elezioni anticipate come il fumo negli occhi ma che se che, se la riforma del Senato si inceppa, il ricorso alle urne diventa ineluttabile.

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