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4 agosto ACCADDE OGGI – Italicus: 48 anni fa la strage fascista sul treno negli Anni di Piombo

L’attentato di San Benedetto Val di Sambro costò la vita a 12 persone, compreso un ferroviere eroe – Furono incriminati diversi neofascisti, ma il processo si concluse con l’assoluzione degli imputati e infinite polemiche

4 agosto ACCADDE OGGI – Italicus: 48 anni fa la strage fascista sul treno negli Anni di Piombo

Cade oggi l’anniversario numero 48 della strage sul treno Italicus, uno dei più gravi attentati degli Anni di Piombo insieme a quelli di piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969), di piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974) e della stazione di Bologna (2 agosto 1980: appena 2 giorni l’anniversario numero 42).

La ricostruzione dell’attentato all’Italicus

Il 4 agosto del 1974, all’una e 23 di notte, una bomba ad alto potenziale deflagrò nella quinta carrozza del treno espresso 1486 (Italicus), proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera attraverso il Brennero. L’esplosione avvenne quando il convoglio si trova vicino a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna.

L’ordigno era stato nascosto in una valigetta sotto un sedile, rivolto contro il senso di marcia. L’esplosivo era collegato a una sveglia che, suonando all’ora prestabilita, funzionò da detonatore.

L’impostazione del timer avrebbe dovuto far esplodere la bomba mentre l’Italicus attraversava la Grande galleria dell’Appennino, ma tra Firenze e Bologna il treno aveva recuperato tre dei minuti di ritardo accumulati nelle tratte precedenti; di conseguenza, l’ordigno non esplose in mezzo alla galleria, ma a soli 50 metri dall’uscita. Se la dinamica fosse stata quella programmata, le vittime sarebbero state probabilmente centinaia.

Vittime e feriti

A perdere la vita furono invece 12 persone, mentre altre 48 rimasero ferite. Nella tragedia, spiccò l’eroismo di un ferroviere di soli 24 anni, il forlivese Silver Sirotti, che morì lanciandosi tra le fiamme con un estintore per soccorrere i viaggiatori intrappolati nel treno. Per questo gesto fu poi insignito della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria.

Gli imputati assolti

Per questa come per le altre grandi stragi degli Anni di Piombo furono incriminati come esecutori diversi esponenti del neofascismo italiano, ma il processo si concluse con l’assoluzione degli imputati.

Il disegno sovversivo

Con ogni probabilità, lo scopo degli attentati dinamitardi riconducibili al terrorismo di destra, che causavano stragi indiscriminate, era destabilizzare il Paese e diffondere il panico nella popolazione per favorire una svolta autoritaria.

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