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Wall Street rimbalza sulle ali della Fed e trascina l’Europa

Wall Street rimedita l’intervento di ieri di Powell e valorizza la conferma della politica monetaria espansiva: l’effetto è il rialzo su tutte le piazze azionarie sulle due sponde dell’Oceano – Febbre per GameStop – Piazza Affari guadagna oltre l’1%, trascinata da Stm e Bpm.

Wall Street rimbalza sulle ali della Fed e trascina l’Europa

L’avvio in rimbalzo di Wall Street favorisce i listini europei, che recuperano nel pomeriggio dopo una mattinata negativa e chiudono misti.

Piazza Affari è la migliore e risale a 21.916 punti, +1,17%, grazie alla performance delle banche e al balzo di Stm +4,2% dopo i conti superiori alle attese. La crisi di governo e le consultazioni in corso al Quirinale non impattano d’altra parte sullo spread, che scende a 118 punti base (-1,25%), mentre il rendimento del decennale italiano è stabile a +0,61%. Nonostante le previsioni in chiaroscuro del Fondo Monetario internazionale il mercato del debito italiano scorre dunque come un lungo fiume tranquillo. L’Fmi dopo aver rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Belpaese quest’anno, migliora le stime sul debito 2020, ma peggiora quelle 2021.

Il debito è atteso salire al 159,7% nel 2021 dal 157,5% del 2020. Nelle previsioni di ottobre il debito era al 161,8% per il 2020 e al 158,3% nel 2021. In ogni caso, afferma Vitor Gaspar, responsabile del rapporto ‘Fiscal Monitor’ “il debito pubblico italiano è sostenibile, supportato dai bassi tassi di interesse e da una prevista ripresa nella crescita”. Secondo l’Fmi il deficit nel 2020 si è attestato al 10,9%. Il Fondo migliora le stime del disavanzo italiano rispetto allo scorso ottobre, quando reputava un 13%. Per quest’anno la previsione è di un deficit al 7,5%, in peggioramento rispetto al 6,5% stimato in ottobre. Nel resto d’Europa Francoforte +0,33%; Parigi +0,93%; Madrid +1,1%. In rosso Londra -0,63%. 

Wall Street procede ben intonata, dopo il tonfo della vigilia, alla luce dell’orientamento da colomba della Fed e nonostante i dati macroeconomici non brillanti. L’economia Usa si è contratta infatti del 3,5% nel 2020, peggiore performance dal 1946. Si tratta del primo calo annuale del pil dalla recessione 2007-2009. Quasi tutti i settori hanno subito un calo della produzione e -3,9% nella spesa dei consumatori è stato il più grande ribasso dal 1932. In controtendenza il mercato immobiliare, che ha registrato un altro trimestre di crescita a doppia cifra, grazie ai tassi bassi. La spesa pubblica è stata debole, danneggiata dai governi statali e locali, le cui finanze sono state schiacciate dalla pandemia. 

Nella seduta di oggi il titolo della catena di videogiochi GameStop, che ha fatto parlare molto di sé per il balzo del 1700% in tre settimane (in seguito agli acquisti da parte di una miriade di piccoli investitori che hanno fatto tremare gli shortisti,) perde circa il 50%. American Airlines invece è in rialzo del 26,1%, ultimo di una serie di titoli promossi dall’iniziativa sui social media, che allarga lo scontro tra trader amatoriali e importanti istituzioni di Wall Street. In una girandola di numeri trimestrali sono in rialzo le big tech, Microsoft, Facebook, Netflix e Google, mentre Apple procede in calo. Male Tesla dopo i risultati deludenti del quarto trimestre

Sul mercato delle valute l’euro è poco mosso, con un cambio con il dollaro in area 1,21. Fra le materie prime il petrolio sta perdendo forza. Al momento il Brent cede lo 0,5% e scambia a 55,24 dollari al barile. Il future oro aprile 2021 è in rialzo frazionale e si muove intorno a 1857 dollari l’oncia.

In Piazza Affari la blue chip regina della seduta è Stm, che ha chiuso il 2020 con un utile netto di 1,1 miliardi di dollari, +7,2% su base annua, e ricavi netti di 10,2 miliardi (+6,9%).Il numero uno della società italo-francese, Jean-Marc Chery, riferisce di una forte raccolta di ordini nell’ultimo trimestre del 2020, che dovrebbe consentire all’azienda di raggiungere i target di fatturato nel medio termine (12 miliardi di dollari entro il 2023). La seduta regala importanti progressi anche a Prysmian +3,56%, Tenaris +3,05%, Nexi +3,39%, mentre il settore bancario chiude ben intonato.

Nella top ten del giorno si fermano Banco Bpm +3,28% e Bper +2,26%. È più moderata Unicredit +0,48%, in attesa che Andrea Orcel, indicato come prossimo CEO dal consiglio all’unanimità, entri in azione. Il suo nome verrà inserito nella lista dei candidati per il rinnovo del cda, in sostituzione dell’uscente, Jean Pierre Mustier. La lista sarà presentata per l’approvazione alla prossima assemblea degli azionisti del 15 aprile 2021. 

Equita scrive che “un’aggregazione tra Banco Bpm  e Unicredit avrebbe particolare senso dal punto di vista industriale”, anche se il broker considera tuttavia questo scenario poco probabile visto che Unicredit resta la principale candidata per un’aggregazione con Mps (-0,09%). Rimbalzano Interpump +2,63% e Stellantis +2,33%. Brillante Enel +1,94%. Le prese di beneficio spediscono Diasorin -5,63% in fondo al listino. Deboli le utility: Italgas -1,03%; Terna -1,06%. Male Banca Mediolanum -1,27%.

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