Condividi

Wall Street affossa le Borse, le banche salvano Piazza Affari

L’apertura in rosso di Wall Street pesa su tutte le Borse europee ma Piazza affari si salva (+0,19%) grazie al boom dei titoli bancari malgrado la bocciature dell’Italia ad opera dell’unione europea – Brillano soprattutto Banco Bpm, Ubi, Bper e Intesa Sanpaolo – Asta Btp 10 ok, ma i tassi salgono – Cadono Pirelli, Brembo, Juventus e Stm.

Brilla il verde di Piazza Affari, in un campo europeo tutto rosso e con Wall Street in ribasso. Il Ftse Mib, in chiusura, segna +0,19% e sale a 20.498 punti. Sono ancora le banche a sostenere il listino principale (Banco Bpm +4,55%, Ubi +3,42%, Bper +2,7%, Intesa +2,65%) e a compensare le vendite massicce su Pirelli -4,06%, Juventus -3,01%, Brembo -2,49%, Moncler -2,2%. 

L’obbligazionario invece cambia segno, dopo le sedute positive dei giorni scorsi. Sul secondario il rendimento del decennale risale al 2,79% e lo spread con il Bund cresce dell‘1,38’% a 263.60 punti base. In rialzo anche i tassi di tutti i Btp assegnati in asta oggi, mentre Bruxelles bacchetta l’Italia. La Commissione Ue nel Country Report scrive infatti che il paese ha ancora squilibri economici “eccessivi”. In particolare “il debito alto e la protratta scarsa produttività implicano rischi con rilevanza transnazionale, in un contesto di alto livello di npl e di disoccupazione”. 

Arretrano Francoforte -0,41%; Parigi -0,26% (dove AirFrance-Klm perde il 12%, dopo l’ingresso a sorpresa nel capitale dello Stato olandese con una quota del 12,7%); Madrid -0,15% e Londra -0,58%.

La mattinata di Wall Street è negativa, soprattutto a causa dei titoli tecnologici, mentre ad Hanoi prende il via il secondo summit tra Donald Trump e Kim Jong Un e aumentano le tensioni tra India e Pakistan. Dopo l’abbattimento dei due caccia indiani in territorio pakistano, i due paesi hanno chiuso gli spazi aerei ai voli civili. Le orecchie sono ben aperte anche per ascoltare le parole del presidente della Fed Jerome Powell, in commissione bancaria alla camera, dopo l’intervento di ieri in analoga commissione al senato.

Il petrolio è in rally, sostenuto dal dato sulle scorte settimanali Usa, inaspettatamente in calo. Brent +2,22%, 66,81 dollari al barile; Wti +3,35%, 57,36 dollari al barile. L’oro si prende una pausa e arretra a a 1320,22 dollari l’oncia. Euro-dollaro senza variazioni di rilievo, in zona 1,138.

In Piazza Affari, fuori da listino principale brilla ancora la stella di Fincantieri +6,62%. Bene Ima, +3,99%, che brinda con il caffè dopo l’accordo per l’acquisizione del 70% di Spreafico Automation  di Lecco (macchine per il riempimento automatico delle capsule) e del 61,45% di Tecmar S.A. in Argentina (macchine per il confezionamento nei settori caffè e food). 

Commenta