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Vodafone, Bisio: “Sulla banda larga sì a rete Stato-privati, a nessuno la maggioranza”

L’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, si dice pronto a collaborare con il governo e con Telecom. E rilancia l’ipotesi Metroweb: “Disposti a partecipare ad un aumento di capitale”.

Vodafone, Bisio: “Sulla banda larga sì a rete Stato-privati, a nessuno la maggioranza”

“Secondo noi coinvestire non è sinonimo di litigiosità, come qualcuno ha detto. Siamo disposti a collaborare con altri operatori che si rendessero disponibili a realizzare questo piano, anche con Telecom”. E’ uno dei passaggi-chiave dell’intervista che  Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia, ha dato oggi a La Repubblica.

A poche ore dal consiglio dei ministri che, stasera, darà il via libera al piano per il rilancio della banda larga in Italia, Vodafone ripropone con forza il progetto di una società per la rete Stato-privati nella quale nessuno però dovrà avere la maggioranza. E’ un semaforo verde all’ipotesi Metroweb, l’azienda che ha cablato Milano con la fibra in modalità Ftth (fiber to the home, fino ai singoli appartamenti) realizzando una delle reti più diffuse d’Europa ed è attualmente controllata dalla Cassa depositi e prestiti. Su Metroweb ha messo gli occhi Telecom Italia che ha avviato una trattativa per acquisirne la maggioranza (“No alla gestione in condomino” ha sentenziato il presidente di Telecom,  Giuseppe Recchi) e l’ha recentemente interrotta proprio perché non si è riusciti a sciogliere  il nodo del controllo. E su Metroweb punta Palazzo Chigi come braccio operativo per il piano banda larga che dovrà consentire all’85% degli italiani di avere una connessione a 100 Mega entro il 2020, con un salto in avanti rispetto ai livelli attuali.

Come allora collaborare? “Vogliamo partecipare attraverso aumenti di capitale  con una quota rilevante nel veicolo che sarà individuato, in una partnership pubblico-privato – ha affermato Bisio – in cui nessun operatore, né noi né gli altri, dovrà avere la maggioranza e con la presenza di un soggetto terzo come la Cassa depositi e prestiti, in un ruolo di guida e garanzia”.  Per Vodafone l’ipotesi di lasciare il controllo a Telecom non è percorribile, “sarebbe un’ulteriore operazione di concentrazione”. E se invece Telecom si sfilasse dall’operazione? “ Abbiamo presentato una manifestazione d’interesse – è la risposta dell’Ad – per la quota di F2i in Metroweb. Attendiamo di vedere il piano definitivo del governo e ci riserviamo di fare una valutazione più approfondita

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