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Veneto Banca e Popolare Vicenza: le novità per i piccoli azionisti

I Cda delle due banche hanno dato l’ok a 2 fondi di solidarietà da 30 milioni. I fondi diventeranno attivi solo dopo l’esito positivo dell’offerta di transazione in corso: finora, però, solo il 29,1% dei soci della Popolare di Vicenza ha accettato l’accordo, mentre Veneto Banca è arrivata al 34%. Possibile una proroga

Veneto Banca e Popolare Vicenza: le novità per i piccoli azionisti

Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza hanno dato il via libera alla costituzione di un fondo di solidarietà da 30 milioni di euro ciascuna per sostenere i soci in situazioni di particolare disagio socio-economico, da valutare in base all’Isee. Lo hanno annunciato questa mattina in note separate i due istituti veneti destinati alla fusione.

I fondi sono riservati agli azionisti che rientrano nel perimetro dell’offerta di transazione e che rinunciano ad azioni risarcitorie. Inoltre, i fondi diventeranno attivi solo dopo l’esito positivo dell’offerta stessa.

BANCA POPOLARE DI VICENZA

La Banca popolare di Vicenza ha offerto a 94 mila azionisti 9 euro ad azione (il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dal titolo, cioè 62,5 euro). L’offerta è iniziata lo scorso 10 gennaio e si chiuderà il 22 marzo (ma potrebbe essere prolungata fino al 30 giugno). Sarà valida soltanto se aderiranno i titolari di almeno l’80% delle azioni interessate, cioè quelle acquistate negli ultimi dieci anni.

A chi aderirà all’offerta di transazione “saranno riservate esclusive condizioni commerciali – ha scritto la Banca – che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati” sui depositi vincolati e “di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari”, come il mutuo e il conto corrente.

Ad oggi, l’offerta ha fatto registrare 53.521 manifestazioni di interesse, pari al 55% delle azioni, a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 35.027 accordi transattivi (pari al 29,1% delle azioni).

VENETO BANCA

Quanto a Veneto Banca, finora “è stato contattato circa il 94% del totale azioni in perimetro, di cui oltre il 34% ha già aderito. Il 14% ha manifestato la propria intenzione a non aderire, mentre la restante parte è rappresentata da coloro che hanno fissato un appuntamento in filiale o non hanno ancora manifestato la propria scelta”.

Il Cda di Veneto Banca sta valutando l’opportunità di una proroga dei termini legati alla scadenza dell’offerta, oggi fissata per il 15 marzo 2017, così da allinearsi alla scadenza della Banca Popolare di Vicenza.

Al contrario dell’istituto vicentino, Veneto Banca non ha offerto ai soci un prezzo fisso, ma una percentuale di rimborso, ossia il 15% del valore dell’azione al momento dell’acquisto. Anche questa offerta è rivolta a coloro che hanno acquistato i titoli negli ultimi 10 anni.

Il rimborso del 15% per chi ha visto azzerare il valore delle proprie azioni è compreso tra i 4,5 e i 6 euro ad azione, da cui vanno detratti, come nel caso della Popolare di Vicenza, i dividendi nel frattempo incassati e al netto delle vendite di azioni.

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