Unipol ha aderito all’ops lanciata da Bper sulla Popolare di Sondrio. Lo ha deciso il cda che si è riunito giovedì 26 giugno per approvare la delibera. L’offerta, iniziata lo scorso 16 giugno e la cui conclusione è in programma l’11 luglio, aveva finora raccolto solo lo 0,12% delle adesioni.
A Piazza Affari, in una giornata negativa per tutto il comparto bancario, il titolo Bper cede lo 0,77% a 7,488 euro, mentre le azioni Pop Sondrio perdono l’1,08% a 11,455 euro. Giù anche Unipol, che a metà mattinata segna un ribasso dello 0,42% a 16,535 euro.
Unipol: “Condividiamo razionali strategici e industriali”
Unipol, che possiede il 19,8% di Bper e il 19,7% della Popolare di Sondrio, aveva più volte espresso il suo supporto nei confronti dell’operazione, nonostante la banca valtellinese la consideri ostile.
Attraverso una nota, la società presieduta da Carlo Cimbri ha confermato “la propria condivisione dei razionali strategici e industriali dell’operazione e riscontrando gli effetti positivi per la stessa Unipol, nella sua posizione di azionista sia dell’istituto emiliano sia di quello valtellinese, in termini di convenienza economico-finanziaria, di capacità di generazione di valore e di sostenibilità degli impatti sul capitale regolamentare”.
A supporto della decisione, il cda ha acquisito, in via volontaria, il preventivo e motivato parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (Copc).
Riguardo all’offerta, lo scorso 28 marzo, Unipol ha sottoscritto un contratto di vendita a termine, con regolamento anche parziale in natura o per cassa a scelta della società, avente ad oggetto un numero massimo di azioni Bper pari a circa 82 milioni, corrispondente a circa il 5% del capitale sociale dell’offerente (post aumento di capitale a servizio dell’Ops). Questo consentirà a Unipol di mantenere ad esito dell’ops e in funzione del numero complessivo di adesioni alla stessa, una partecipazione in Bper inferiore al 20% del capitale sociale.