Unicredit converte il 10% dei derivati e sale così al 20% dei diritti di voto in Commerz. È il segno che, malgrado il fuoco di sbarramento del Governo Merz e del management tedesco, il Ceo Andrea Orcel non ha nessuna intenzione di mollare la presa su Commerz e intende continuare la battaglia. A tempo debito Unicredit – avverte una nota ufficiale della banca – convertirà il restante 9% dei rivati salendo al 29% dei diritti di voto e diventa do così il principale azionista di riferimento di Commerz.
Ma per Unicredit la Germania è solo uno dei due fronti in cui è impegnato: l’altro è quello dell’Ops su Banco Bpm, una strada in salita per l’ostruzionismo del Governo Meloni e soprattutto del ministro leghista dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ma che può riservare sorprese. Oggi infatti il Tar dovrà pronunciarsi sul ricorso di Unicredit avverso ai divieti posti dal Golden power all’Ops della banca di piazza Gae Aulenti. È un passaggio cruciale per Unicredit che potrebbe presto incassare un’altra vittoria con il pronunciamento della Commissione europea che, secondo un’indiscrezione pubblicata da Bloomberg, si prepara a censurare il Golden power sostenendo che non è nelle facoltà di un Governo nazionale intervenire a gamba tesa su un’operazione di mercato di una banca che rispetti le regole europee e non escludendo una procedura d’infrazione contro l’Italia.
Unicredit-Banco Bpm: fondamentale il verdetto del Tar sul Golden power
Ma ora gli occhi sono tutti puntati sul verdetto del Tar da cui può dipendere il destino dell’Ops su Banca Bpm, che per Unicredit è stata finora una strada salita. Se il tribunale amministrativo dovesse dare ragione a Orcel e giudicare insostenibili i divieti del Golden power sull’Ops, l’offerta di Unicredit potrebbe andare incontro al suo rilancio. Se al contrario, il Tar desse ragione al Governo, la sorte dell’Ops sarebbe probabilmente segnata. Insomma, giornate calde, caldissisme per Unicredit e per tutto il risiko bancario che in settimana attende anche la chiusura del secondo round dell’Opas di Banca Ifis su Illimity, ma anche dell’offerta di Bper su Pop Sondrio e il cda di Mediobanca che deve rispondere all’Ops di Monte dei Paschi che partirà lunedì prossimo.