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Unicredit, le banche e Yoox danno sprint alla Borsa

Piazza Affari è sui massimi da dicembre 2015 (+0,61%) e conquista il primato di giornata in Europa – Exploit di Yoox (+4,17%) e ottima performance delle banche sulla scia della possibile fusione tra Unicredit e Commerz, dopo che il governo tedesco smentisce di preferisce l’integrazione con la francese Bnp Paribas – Realizzi su Luxottica, Atlantia, Tenaris e Moncler.

Unicredit, le banche e Yoox danno sprint alla Borsa

Le banche trascinano Piazza Affari, che chiude al top in Europa e ai massimi da dicembre 2015 a 22.491 punti, +0,61%. Fra i titoli migliori Ubi +4,35% e Unicredit +2%. Quest’ultima centra il rimbalzo dopo le perdite di ieri in seguito a voci su un interessamento per Commerzbank. Il settore risulta positivo a livello europeo, anche se Mario Draghi avverte: “Nonostante i recenti progressi, il livello dei non performing loans nei bilanci delle banche europee resta alto”.

Ben intonate anche le altre Piazze della zona euro: Parigi +0,49%; Francoforte +0,25%; Madrid, +0,05%, pur con la Catalogna al centro di una bufera politica. In leggero calo Londra -0,11%.

Wall Street apre debole, dopo la serie di record messa a segno nelle scorse sedute. Su tutti e tre i listini principali pesa Apple, che ammette problemi con la sua Watch Series 3 a pochi giorni dal lancio del prodotto sul mercato. 

L’euro si apprezza sul dollaro, cross vicino a 1,194, dopo l’impennata del biglietto verde, ieri sera, con le decisioni della Fed, che ha lasciato i tassi invariati, ma ha confermato una terza stretta a dicembre e l’avvio del tapering. A seguito delle osservazioni della Banca centrale americana i Treasury, dopo otto sedute di fila in calo, sono in rialzo, mentre l’oro scivola sotto i 1300 dollari l’oncia, a 1294.865, -0,48%. 

Le vendite colpiscono anche l’obbligazionario europeo. Il rendimento del Btp 10 anni sale al 2,16, mentre lo spread con il Bund torna a 170.70 punti, +1,07%. Nel suo bollettino mensile la Bce rivede al rialzo le prospettive sulla crescita dell’Eurozona, sottolineando però che questa non si è ancora tradotta nei prezzi a causa della forza dell’euro. L’Istituto ricorda inoltre che “deciderà in autunno riguardo una calibrazione degli strumenti di politica monetaria nel periodo successivo alla fine dell’anno”. 

Poco mosso il petrolio, alla vigilia del vertice tra Opec e altri paesi produttori, tra cui la Russia. Le previsioni convergono su un accordo per estendere i tagli alla produzione. L’intesa attuale prevede una riduzione dell’output di 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018; gli analisti stimano che verranno protratti sino alla fine dell’anno prossimo. Brent 55,61 dollari al barile, -0,13%.

Tornando in Piazza Affari: con Ubi e Unicredit brillano anche Intesa +1,3%, sui massimi da gennaio; banco Bpm +1,77% e Mediobanca +1,47%. Decolla la moda con Ynap +4,17% e trascina Ferragamo +1,46%. Moncler, -0,69%, invece resta al palo. 

Altri titoli in luce sono Buzzi +2,12%, che prosegue il rally avviato ieri. Fra i titoli petroliferi gli acquisti si concentrano su Eni +0,73% e Saipem, +0,46%, mentre su Tenaris prevalgono le vendite -1,24%. Secondo Morgan Stanley i risultati societari del terzo e quarto trimestre del leader dei tubi d’acciaio per trivellazioni, potrebbero risentire dei ritardi delle operazioni in Texas, dopo l’uragano Harvey. In fondo al listino anche Luxottica -0,95%; Terna -0,88%; A2 -0,68%. Fuori dal paniere principale i maggiori guadagni sono per Trevi +14,78%, Tiscali +10% e Fiera di Milano +8,48%.

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