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Unicredit guida il rimbalzo di banche e Borsa

La banca di Piazza Gae Aulenti, al centro delle voci su cessioni e ribaltone al vertice, guida la spinta rialzista con un exploit del 7,59% che trascina su anche il FtseMib (+1,5%) Bene anche Banca Mediolanum, Azimut, Yoox e Campari – Vendite su Ubi, Fineco, Ferragamo, Cnh, Telecom e Rcs

Chiudono in buon rialzo le Borse europee sostenute dal recupero di Wall Street in una giornata scarna di dati macro di rilievo. Il Ftse Mib sale dell’1,52%. A Piazza Affari dominano le storie dei singoli titoli con Unicredit protagonista assoluta: la banca balza del 7,59% (dopo punte del 9%) in attesa del cda straordinario di martedì che potrebbe avviare il cambio al vertice e degli sviluppi sul fronte delle possibili dismissioni. L’attenzione è infatti concentrata sulle vendite che l’istituto dovrà effettuare per rafforzare il capitale senza quell’aumento di capitale, tra i 7 e i 9 miliardi, che gli analisti ritengono necessario per adeguarsi agli standard richiesto per le banche sistemiche ma che le Fondazioni (decise comunque a non diluirsi) non possono effettuare. Il pacchetto delle possibili cessioni comprende la polacca Pekao e la turca Yapi Kredit, ma la preda più ambita è senz’altro Fineco Bank. Che parallelamente cede in Borsa il 2,689%, peggior titolo dell’indice Ftse Mib.

A Parigi il Cac40 sale dell’1,67%. L’attenzione è sui videogiochi è Gameloft, elettrizzata dall’Opa lanciata da Vivendi. L’aumento dell’offerta (dai precedenti 7,20 euro e dai 6 euro iniziali a febbraio) porta il valore di Gameloft a circa 700 milioni ed è avvenuto in automatico perché Vivendi ha acquistato altri titoli Gameloft sul mercato a 8 euro. Francoforte sale dell’1,23% e Londra dell’1,7%, migliore piazza europea.

Il petrolio chiude invariato così come rimane sostanzialmente stabile il cambio euro dollaro a 1,120985. Negli Usa le vendite di case esistenti di aprile sono salite dell’1,7%, sopra le attese. I mercati guardano ora sul G7 dei ministri finanziari e dei banchieri centrali iniziato in Giappone. Al centro dei colloqui un accordo simil-Plaza per evitare guerre valutarie. Ma anche all’Eurogruppo di martedì con sul tavolo la questione Grecia. Non è chiaro se dalla riunione di Bruxelles arriverà un accordo sulla Grecia. Viene dato per probabile il via libera a una tranche del prestito,  non è scontato invece la questione dell’alleggerimento del debito: il Fondo monetario internazionale continua a insistere sulla necessità di chiarire subito il quadro di tutte le facilitazioni.

In evidenza sul fase Mib, dietro a Unicredit, Azimut +3,97%, Yoox +3,71%, Campari +3,12%, Banca Mediolanum +3,03%. E’ passata in positivo Fca +0,48% annullando le perdite della giornata dovute alle tensioni col Governo tedesco sulle emissioni dei veicoli diesel. S&P ha migliorato il rating della controllata FCA Bank a ‘BBB-/A-3’ da ‘BB+/B’, con outlook stabile.

Tra le peggiori blue chip Cnh Industrial -0,74% che paga il taglio delle previsioni sugli utili della concorrente Deere, Ubi Banca -0,58%, Ferragamo -0,5% e Telecom Italia -0,3%. Scivola Rcs -0,55% nel giorno in cui il cda ha fatto un primo esame dell’Opa di Bonomi, Pirelli, Mediobanca, Unipolsai e Della Valle. In calo dello 0,3% anche Cairo, mentre si ipotizza l’arrivo, secondo quanto scrive il Sole24Ore, della Italmobiliare di Pesenti. Nelle scorse settimane i Pesenti avevano smentito di voler entrare nella partita.

 

 

 

 

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