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Un documentario sul Papa aiuta i coreani a riscoprire la propria fede

In Asia la Corea è il paese con la maggiore percentuale di cristiani, e il Papa la visiterà in agosto. Per preparare l’evento una troupe sudcoreana è venuta in Italia per girare un documentario di due ore su papa Francesco.

Un documentario sul Papa aiuta i coreani a riscoprire la propria fede

In Asia la Corea è il paese con la maggiore percentuale di cristiani, e il Papa la visiterà in agosto. Per preparare l’evento una troupe sudcoreana è venuta in Italia per girare un documentario di due ore su papa Francesco. L’emittente nazionale – la Munhwa Broadcasting Corporation, filmerà non solo il Papa e il Vaticano ma anche i luoghi dei martiri sudcoreani. Questa iniziativa ha avuto effetti profondi sul acuni membri della troupe, che affermano di aver recuperato una fede abbandonata da anni o addirittura di essersi avvicinati per la prima volta a una Chiesa che non conoscevano. Con l’aiuto della conferenza episcopale e del vescovo di Daejon Lazzaro You Heung-sik hanno preparato la parte italiana del documentario, che conterrà anche visite ai luoghi (cui andrà anche il papa) in cui morirono, in Corea, alcuni martiri cristiani. Han Hak Su, il produttore del documentario, ha detto: “Io sono ateo, perché non sento nel mio cuore l’esistenza di Dio, ma qualcosa di strano sta succedendo dientro di me. Non sapevo niente della Chiesa in Corea, non sapevo che avesse tanti martiri e che la parola di Dio ci fosse arrivata tramite dei laici. Questo mi ha spinto a saperne di più”. E uno dei giornalisti ha detto: “Io sono cattolico ma avevo abbandonato la chiesa anni fa. Ho deciso di farvi ritorno appena tornato in Corea, e la prima cosa che vorrò fare è di confessarmi”.

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