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Ucraina-Russia, la bozza del piano di pace in 15 punti e lo scoglio della neutralità di Kiev: cosa sappiamo

Una bozza di accordo in 15 comporterebbe la rinuncia di Kiev alle ambizioni della Nato in cambio di garanzie di sicurezza. A raccontarlo è il Financial Times. Ecco cosa potrebbe porre fine alla guerra

Ucraina-Russia, la bozza del piano di pace in 15 punti e lo scoglio della neutralità di Kiev: cosa sappiamo

L’Ucraina e la Russia hanno fatto progressi “significativi” su un piano di pace provvisorio che include un cessate il fuoco e il ritiro dell’esercito russo se Kiev dichiara la neutralità e accetta limiti alle sue forze armate. Per la prima volta dall’inizio del conflitto sia la Russia che l’Ucraina sembrano più ottimisti in vista di un altro round programmato di colloqui di pace, anche se si scontra con forti dubbi sulle reali intenzioni di Mosca che, nel frattempo, continua i suoi bombardamenti su Kiev e le altre città del Paese. A diffondere la notizia il Financial Times sulle dichiarazioni di tre persone coinvolte nei colloqui per fermare la guerra Ucraina-Russia.

I negoziati di pace fanno ben sperare ma resta il dubbio se la parola di Mosca possa ancora valere qualcosa. Mentre sembrerebbe lecito aspettarsi nelle prossime settimane che le due strade continuino a scorrere parallele: da un lato gli sforzi diplomatici internazionali e i negoziati diretti per la pace tra ucraini e russi, dall’altro una guerra che non sembra allentantarsi.

I punti “caldi” dell’accordo Ucraina e Russia

Anche se non sono stati resi noti nella loro interezza, ci sono quattro temi su cui i negoziati stanno puntanto per fermare la guerra Ucraina-Russia:

•  Il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe territori ucraini conquistati a partire dal 24 febbraio;

•  La neutralità dell’Ucraina;

•  La demilitarizzazione dell’Ucraina in termini di basi straniere ospitate sul territorio;

•  Le garanzie per le minoranze russofone nel paese.

In altre parole, quindi, le richieste più importanti avanzate da Mosca sono che l’Ucraina rinunci alla sua adesione alla Nato – ipotesi che il presidente ucraino Zelensky ha più spesso ventilato nei giorni scorsi – e che si dichiari neutrale, evitando di ospitare sul suo territorio basi militari straniere o armamenti. ll portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha precisato che la neutralità dell’Ucraina potrebbe seguire seguire il modello dell’Austria o della Svezia (che di fatto non escluderebbe però il suo ingresso nell’Ue). Di contro Kiev chiede in cambio di garanzie di sicurezza molto più rigorose affidata a Stati Uniti, Gran Bretagna o Turchia. Tutti membri dell’Alleanza atlantica.

Al Congresso americano il presidente Zelensky ha evocato la nascita di una nuova alleanza internazionale che potrebbe chiamarsi “U24, unione per la pace” composta da Paesi “che abbiano la forza e la coscienza per intervenire e fermare un conflitto immediatamente, entro 24 ore dal suo inizio”.

Inoltre, sembrerebbe che l’accordo presunto per terminare la guerra Ucraina-Russia includa anche disposizioni per sancire i diritti della lingua russa in Ucraina, dove è ampiamente parlata anche se l’ucraino è l’unica lingua ufficiale. La Russia ha incredibilmente inquadrato la sua invasione come un tentativo di proteggere i russofoni in Ucraina da quello che sostiene essere un “genocidio” da parte dei “neonazisti”.

Il più grande punto critico rimane la richiesta della Russia che l’Ucraina riconosca la sua annessione della Crimea del 2014 (diventata russa dopo un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale) e l’indipendenza delle due Repubbliche separatiste nella regione di confine orientale del Donbass, dato che Mariupol si trova esattamente in mezzo.

Guerra Ucraina-Russia: Kiev scettica sulle reali intenzioni di Mosca

Anche se Mosca e Kiev hanno detto di aver fatto progressi sui termini di un accordo, i funzionari ucraini sono scettici sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin sia pienamente impegnato nella pace e si preoccupano che il Cremlino possa guadagnare tempo per raggruppare le sue forze e riprendere la sua offensiva.

“C’è la probabilità che questo sia un trucco e un’illusione. Mentono su tutto: la Crimea, l’accumulo di truppe al confine e l’isteria” sull’invasione”, ha detto una delle fonti ucraine informata sui colloqui. E che bisogna “fare pressione su di loro fino a quando non avranno altra scelta, se non quella di accettare un accordo di pace”.

In tutto questo, Putin non ha mostrato alcun segno di compromesso quando mercoledì ha giurato che Mosca avrebbe raggiunto tutti i suoi obiettivi di guerra in Ucraina. “Non permetteremo mai che l’Ucraina diventi una roccaforte di azioni aggressive contro il nostro paese”, ha riferito il presidente russo in diretta.

Sebbene le sue dichiarazioni, una fonte russa informata sui colloqui ha detto che “l’accordo proposto, se concordato, potrebbe dare ad entrambe le parti un modo credibile per dichiarare la vittoria nella guerra”

Biden: “Daremo all’Ucraina aiuti militari senza precedenti. Putin criminale di guerra”

Mentre Biden ha rifiutato di intrattenere le truppe statunitensi in Ucraina, o di far rispettare una no-fly zone sul territorio, ha firmato un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev, a seguito dell’appello straziante da parte di Zelensky al Congresso Usa in videoconferenza. Il nuovo pacchetto include armi antiaeree e droni, al fine di rafforzare le difese del paese contro l’invasione della Russia. Gli Stati Uniti concedono dunque all’Ucraina altri 800 milioni di dollari di aiuti militari che portano a “un miliardo di dollari di aiuti”. “A Zelensky daremo aiuti militari senza precedenti. Siamo impegnati a fornire armi all’Ucraina, ne forniremo altre” ha aggiunto il presidente americano.

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