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Ubi Banca spinge sull’open banking: accordo con Fabrick

La banca ha stretto un accordo con Fabrick che consente di mettere a disposizione dei clienti nuove soluzioni di open banking.

Ubi Banca spinge sull’open banking: accordo con Fabrick

Ubi Banca punta sull’open banking e stringe un accordo con Fabrick, azienda attiva nella promozione di nuovi modelli bancari basati proprio sull’open banking, per accelerare sull’innovazione e sulla condivisione dei dati.

Attraverso questa partnership la banca bergamasca intende sfruttare le novità tecnologiche presenti sul mercato per rispondere alle esigenze dei clienti che, grazie all’accordo tra Ubi e Fabrick, avranno a disposizione soluzioni di account aggregation e di payment initialization.

La prima funzionalità consentirà ai clienti di raggruppare “all’interno di un’unica interfaccia tutti i movimenti dei diversi conti bancari di un cliente a cui viene fornito un vero e proprio home banking multi-banca”, spiega Ubi in una nota. Il servizio di payment initialization invece consentirà alla banca, in qualità di terza parte, di dare il via all’inizializzazione di pagamenti da conti che il cliente ha presso istituti terzi.

Ubi sottolinea come, a sei mesi dalla partenza della direttiva europea sui servizi di pagamento sono circa 200 i clienti diretti di Fabrick e oltre 23mila i consumatori finali che usufruiscono dei servizi nati in piattaforma.

Da sottolineare che la banca ha anche scelto di entrare a far parte del Fintech District in qualità di Corporate Member per realizzare progetti di open innovation con le startup della community che ad oggi sono oltre 140.

“La partnership con Fabrick rappresenta un’ulteriore testimonianza del Gruppo UBI di mantenere una presa diretta sull’innovazione nei servizi bancari”, afferma Marco Cecchella, direttore generale di UBISS e chief information officer di Ubi Banca. “Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ingresso di nuovi attori che hanno influenzato anche le strategie dei più tradizionali protagonisti del mondo del credito: si tratta di uno sviluppo da cui la clientela sta traendo indubbiamente dei vantaggi e crediamo che, in una logica di open innovation, sia necessaria una collaborazione tra le banche tradizionali e l’ecosistema delle fintech”.

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