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Tim: via libera a Piano strategico, conti e nuovo board

Il nuovo Piano strategico 2021-23 di Tim conferma le linee guida della compagnia e punta a ridurre il debito – Utile netto a 7,2 miliardi nel 2020 e dividendo confermato – Salvatore Rossi e Luigi Gubitosi nella lista dei candidati al nuovo Cda insieme a Gorno Tempini e De Meo – Il titolo vola in Borsa

Tim: via libera a Piano strategico, conti e nuovo board

Giornata fittissima ieri per Tim. Il Consiglio d’amministrazione della compagnia telefonica, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato il Piano Strategico 2021-2023 presentato dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi, il consuntivo di bilancio del 2020 e infine la lista dei candidati al nuovo Cda che sarà sottoposto al voto dell’assemblea di aprile. A metà della giornata di Borsa, il titolo Telecom Italia vola in testa al FtseMib (+8,97% a 0,414 euro) segnando il record da agosto. Ma andiamo con ordine e vediamo tutti i punti dell’agenda, uno per uno.

PIANO STRATEGICO 2020-2023

Il piano 2021-2023 di Tim, denominato “Beyond Connectivity”, prevede i seguenti target finanziari (al netto dell’acquisizione dell’operatore brasiliano Oi):

  • ricavi di gruppo organici da servizi previsti stabili o in leggera crescita nel 2021 e in leggera crescita nel 2022 e 2023;
  • rapporto tra debito ed Ebitda di 2,6 volte al 2023;
  • riduzione dell’indebitamento di gruppo after lease a circa 16,5 miliardi a fine 2021;
  • equity free cash flow cumulato nell’arco del piano triennale pari a circa 4 miliardi di euro.

Confermata la politica dei dividendi: minimo un centesimo di euro per le azioni ordinarie e 2,75 euro cent per le azioni di risparmio nel periodo 2021-2023.

Il piano si fonda, in buona parte, sulle iniziative strategiche portate avanti negli ultimi due anni:

  • Noovle, il progetto di cloud ed edge computing per l’Italia che farà leva sui data center del gruppo;
  • FiberCop, in fase di avvio, che punta alla copertura del Paese attraverso la realizzazione della rete di accesso secondaria in fibra ottica (l’obiettivo è il 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere entro il 2025);
  • Timvision, il servizio di streaming che prevede collaborazioni con diversi produttori di contenuti.

Inoltre, precisa la società nella nota, Tim Brazil prosegue il suo percorso di crescita e si avvia a integrare gli asset di telefonia mobile di Oi, aggiudicati a Tim, Vivo e Claro lo scorso dicembre.

Per quanto riguarda gli obiettivi Esg, saranno incrementate le azioni per l’efficientamento energetico e la riduzione delle emissioni al 2025 e viene confermato il target della carbon neutrality entro il 2030. Introdotti anche obiettivi di gender equality e inclusion nella remunerazione del management.

Nel mobile, Tim punta sullo sviluppo della rete 5G, con obiettivo di coprire l’intero territorio nazionale entro il 2025.

I CONTI 2020

Il 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto di Tim ammontava a 18,6 miliardi, 3,3 in meno rispetto all’anno precedente.

Il risultato netto si è attestato invece a 6 miliardi di euro nel quarto trimestre e a 7,2 miliardi di euro nell’anno, in crescita del 47% rispetto al 2019 anche in considerazione dei benefici ottenuti dal riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio ai sensi del decreto Agosto (5,9 miliardi di euro). Il risultato netto sarebbe stato, escludendo tale effetto, di 1,3 miliardi di euro, con una crescita di 431 milioni rispetto all’anno precedente.

I ricavi di gruppo nel trimestre si sono attestati a 4,1 miliardi di euro (-2,1% YoY organico) con untrend in miglioramento (+2,9 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente. Nel 2020, invece, il fatturato ha raggiunto quota 15,8 miliardi di euro, dai 17,9 del 2019.

Sul fronte dividendi, è stata confermata la politica di distribuzione dello scorso anno: agli azionisti sarà proposta una cedola lorda di un centesimo di euro per ogni azione ordinaria e di 0,0275 euro per le risparmio.

LA LISTA PER IL RINNOVO DEL CDA

Infine, martedì il Cda di Tim ha approvato all’unanimità la lista del board formata da 10 consiglieri per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Tante le conferme, da Salvatore Rossi a Luigi Gubitosi e a Marella Moretti, da Arnaud de Puyfontaine a Franck Cadoret a Paola Bonomo. Le new entry sono il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, il presidente e amministratore delegato designato di Renault, Luca De Meo, e poi ancora Cristiana Falcone e Ilaria Romagnoli.

“Una lista composta da profili di grande esperienza e spessore – ha commentato il presidente di Tim, Salvatore Rossi – che contempera la necessaria continuità con l’opportuno rinnovamento rispetto al consiglio uscente, a vantaggio della delicata trasformazione dell’azienda e degli obiettivi di digitalizzazione del Paese”.

La rosa dei nomi comprende sei candidati indipendenti.

LE PAROLE DI GUBITOSI

Nel corso della pomeridiana conference call con gli analisti, l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, ha affermato: “Abbiamo trasformato Tim in una società di gran lunga migliore, un punto di riferimento per l’intero Paese, siamo pronti a cavalcare qualsiasi opportunità in Italia e in Brasile“. “Abbiamo raggiunto – ha spiegato il manager – tutti gli obiettivi del 2020 e siamo sulla buona strada anche per gli obiettivi di lungo termine”.

Tra gli obiettivi raggiunti, Gubitosi ha evidenziato la riduzione del debito, la riduzione dei costi e il ripristino del dividendo per le azioni ordinarie.

Parlando della rete unica, il numero uno di Tim ha dichiarato che “sono stati fatti buoni progressi. Enel ha annunciato la cessione della sua quota di Open Fiber a Macquarie. Questo conferma le nostre aspettative iniziali. Ci sono sinergie significative che devono essere raggiunte con la fusione tra le due reti”. Rispondendo alla domanda di un analisti relativa alle tempistiche sulla rete unica, Gubitosi ha inoltre aggiunto: “Cdp e noi abbiamo la stessa sensazione di urgenza, con la volontà del governo e di Cdp di implementare questo accordo e portare vantaggio al Paese, penso che la cosa succederà prima piuttosto che poi, ha continuato, spiegando che “il governo è stato appena formato, siamo in attesa di capire quale sarà la loro posizione a questo proposito, anche se abbiamo un accordo siglatonon c’è nessun motivo per credere che ci siano cambiamenti di piani da parte del governo. C’è un accordo con Cdp che verrà onorato”. 

“La notizia, per quanto ci riguarda, è che abbiamo completato la due diligence tecnica” che, è coperta “da riservatezza, ma la buona notizia è che ci sono enormi sinergie (che potrebbero essere create” e “prima agiremo meglio sarà“, ha concluso.

L’Ad si è detto infine “lieto” del fatto che il board presenti una sua lista per il rinnovo delle nomine e “lieto di vedere il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini tra i candidati del cda.

(Ultimo aggiornamento: ore 15.41 del 24 febbraio).

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