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Tim in Brasile sfida Elon Musk e scommette sulla “fattoria connessa”

Tim Brasil ha già connesso 20 milioni di ettari con rete 4G o 5G nelle aree rurali, e vuole arrivare a 26 milioni entro il 2026: una superficie quasi pari all’intera Italia. Per gli agricoltori riduzione dei costi e difesa contro i rischi climatici. Ma CNH Industrial ha firmato con Starlink

Tim in Brasile sfida Elon Musk e scommette sulla “fattoria connessa”

Se c’è un’area di business ancora poco esplorata e con buoni margini di guadagno per le aziende di telecomunicazioni, questa è l’Agricoltura 4.0. cioè la connessione, con reti 4G o 5G, delle aree rurali per abilitare la robotica, l’Internet of Things e l’Intelligenza artificiale anche nelle coltivazioni e negli allevamenti, con un importante ritorno economico e di efficienza per le aziende agricole, e anche una utilità sociale (copertura di zone remote) ed ecologica (possibilità di elettrificare, abbattere i costi e ridurre l’impatto ambientale). E’ esattamente questo che sta facendo Tim in Brasile, uno dei Paesi del mondo più votati all’agricoltura, con un territorio sconfinato e in buona parte ancora non connesso. Nel Paese sudamericano la controllata Tim Brasil, guidata da Alberto Griselli, vanta ben 60 milioni di clienti, più che nella stessa Italia, ed è già protagonista della copertura 5G nelle grandi città, ma da tempo sta puntando sul mondo rurale.

Il potenziale e i vantaggi dell’Agricoltura 4.0

Il Brasile è infatti il primo produttore mondiale di almeno dieci commodities agro-alimentari (dalla soia al caffè, dal cacao allo zucchero), ma allo stesso tempo ha margini di evoluzione tecnologica che gli permetterebbero di ottimizzare e rendere ancora più efficiente e sostenibile l’attività. Al momento infatti solo il 33,9% della superficie disponibile per uso agricolo nel Paese è coperta da rete 4G o 5G, con la maggiore concentrazione nelle regioni del Sud-Est e del Sud, cioè da Rio de Janeiro in giù, per intenderci. Per questo Tim Brasil si è iscritta all’associazione ConectarAgro e ha annunciato l’obiettivo di connettere entro la fine del 2026 ben 26 milioni di ettari in Brasile: se non riuscite ad immaginare a quanto possano corrispondere 26 milioni di ettari, sappiate soltanto che la superficie totale dell’Italia è di poco superiore ai 30 milioni di ettari. E Tim è a buon punto, dato che ha chiuso il 2024 con 20 milioni di ettari già coperti.

Con quali risultati? Un sistema basilare offerto da Tim per abilitare la “fattoria connessa” costa ad ogni cliente una cifra equivalente a 60-70 mila euro, e finora la frequenza 700 MHz dell’azienda italiana ha raggiunto 1,1 milioni di persone, 90 mila proprietà agricole e pure 65 presidi sanitari e 221 scuole. A pieno regime però, senza contare gli ettari ancora da collegare, si arriverà a servire 1,9 milioni di cittadini e 300 mila persone giuridiche nel settore agricolo (in Italia, in tutto, sono poco più di un milione). “Nella fattoria connessa – ha spiegato alla Folha de Sao Paulo Alexandre Dal Forno, direttore di IoT e 5G di Tim Brasil – si è registrato ad esempio una riduzione del 25% dell’utilizzo del diesel”. Ma non solo: in molti casi l’utilizzo di macchinari e processi connessi e automatizzati ha fatto aumentare i raccolti fino all’8% e i ricavi del 14% in più rispetto alla media nazionale.

Per dare una idea, Tim offre la possibilità alle vastissime aree agricole e agli allevamenti del Brasile di usare la telemetria, di monitorare in tempo reale i macchinari e i veicoli utilizzati, di usare droni e di monitorare in maniera aggiornatissima e dettagliata il meteo, che in tempi di cambiamenti climatici ed eventi meteorologici estremi è un vantaggio preziosissimo, che vale da solo l’investimento. Il potenziale insomma è grande, ma non mancano le insidie e una di queste si chiama Elon Musk, che attraverso la sua Starlink già rappresenta un pericoloso concorrente per Tim Brasil e per gli altri operatori coinvolti.

Il magnate statunitense, scaricato dal presidente Donald Trump, ha un rapporto molto intenso di amore e odio col Brasile: da un lato ha ferocemente attaccato le istituzioni, accusandole di accanirsi contro l’ex presidente Jair Bolsonaro (che rischia 40 anni di carcere) e rimediando l’anno scorso il blocco di X per due mesi, dall’altro con il suo sistema di connessione satellitare sta già collaborando con gli Stati dell’Amazzonia per connettere le aree più remote della foresta pluviale più estesa del pianeta, e tra le più inaccessibili. Starlink peraltro è partner pure di un’altra impresa italiana in Brasile: CNH Industrial, che con Elon Musk ha già firmato un accordo per portare la connessione super veloce dal satellite alle aziende agricole che utilizzano trattori, equipaggiamenti e altri veicoli commerciali comprati da New Holland e Case IH.

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