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Tim e Generali trascinano Piazza Affari. Borse a due velocità: corre l’Europa, scivola il Nasdaq

Le Borse europee, fiduciose sui negoziati tra Russia e Ucraina, chiudono tutte in rialzo. Giù i prezzi di petrolio e gas, contagio cinese per il Nasdaq

Tim e Generali trascinano Piazza Affari. Borse a due velocità: corre l’Europa, scivola il Nasdaq

Le Borse europee guardano con fiducia ai negoziati tra Ucraina e Russia. I colloqui tra le delegazioni in video-conferenza sono terminati nel primo pomeriggio e riprenderanno domani, dopo una “pausa tecnica”. A dare speranza ai listini sono però le parole del vicecapo dell’ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, secondo cui la posizione di Mosca è più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi”, ha detto  Zhovkva a Radio 4’s Today, secondo quanto riporta la Bbc.

Nel frattempo a Roma è ancora in corso l’incontro tra il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ed il responsabile della commissione Esteri del Politburo del Partito comunista cinese Yang Jechi. Da segnalare che sia la Cina che la Russia hanno smentito la notizia pubblicata dal Financial Times di una richiesta di “assistenza militare” avanzata da Mosca a Pechino. 

Corrono le Borse europee

In questo contesto le Borse europee avviano la settimana così come l’avevano chiusa: all’insegna dei rialzi. La migliore è Francoforte, che archivia la seduta segnando +2,3%. In corsa anche Parigi (+1,9%) e Madrid (+1,2%), mentre fuori dalla Ue Londra ha guadagnato lo 0,6%. 

Il buonumore generale contagia anche Piazza Affari che, dopo il +0.68% di venerdì, chiude la prima seduta settimanale con un rialzo dell’1,67%, arrivando a quota 23.426 punti. 

Resterà chiusa per tutta la settimana la Borsa di Mosca. Secondo quanto dichiarato oggi dal ministro delle finanze Anton Siluanov, la Russia è pronta a pagare il debito pubblico in rubli al tasso di cambio della Banca centrale del paese. 

Wall Street è contrastata

A Wall Street viaggia in netto rialzo il Dow Jones (+1%). Son in negativo invece lo S&P 500 (-0,1%) e il Nasdaq (-0,4%), zavorrato dal ribasso di Apple (-1,3%) che paga la decisione forzata di alcuni fornitori, tra cui Foxconn, di sospendere la produzione dopo che la Cina ha deciso di mettere in lockdown le città di Shenzhen e Shanghai (parzialmente) nel tentativo di contenere i contagi da Covid-19.

A New York l’attenzione è concentrata sulla Federal Reserve che mercoledì annuncerà ufficialmente il primo rialzo dei tassi d’interesse dal 2018. In base alle attese, sarà di 25 punti base, meno di quanto previsto in precedenza a causa delle incertezze portate dall’invasione russa.

A Piazza Affari Tim in rally, occhi su Generali

A Milano è Tim la protagonista della seduta (4,95%) all’indomani del cda che ha deciso di dare mandato ai vertici per aprire un dialogo con Kkr e, al contempo, andare avanti con il piano dell’ad Pietro Labriola, che prevede la riorganizzazione del gruppo, nell’ottica anche di una possibile integrazione con Open Fiber. E a proposito di Open Fiber, il board della società guidata da Mario Rossetti si è riunito per approvare i conti. Tra gli argomenti all’esame del cda non c’è, secondo Radiocor, la finalizzazione dell’accordo con Tim sulle aree bianche, tassello importante nell’ottica del disgelo dei rapporti tra i due concorrenti. L’intesa è alle ultime battute ma sarà trattata in un futuro board di Open Fiber, ancora da convocare.

Occhi concentrati anche su Generali (+2,77%), i cui consiglieri uscenti dovrebbero diffondere oggi la lista dei candidati per il prossimo cda, confermando Philippe Donnet alla guida del gruppo. Martedì invece toccherà a Francesco Gaetano Caltagirone rendere nota la sua lista di nomi. In base alle attese l’elenco dovrebbe comprendere Claudio Costamagna come presidente, un tecnico come possibile Ceo e lo stesso Caltagirone.

Tra i titoli migliori della giornata ci sono Interpump (+4,39%) e Buzzi (+5%). Positive le banche: Bper (+4,1%), Mediobanca (+4,12%), Intesa Sanpaolo (+3,69%), Unicredit (+3,32%). Corre anche l’auto con Iveco (+4,27%) e Stellantis (+3,73%).

Le performance peggiori a Milano 

Tra i peggiori titoli del Ftse Mib c’è Leonardo (-1,62%), colpita da prese di beneficio dopo la corsa delle ultime settimane. Negative le utility: Snam (-1%), Hera (-0,86), A2a (-1,11%).

Chiusura in ribasso anche per i petroliferi con Teneris ed Eni che cedono rispettivamente il 2,48% e lo 0,44%. La società guidata da Claudio Descalzi ha annunciato oggi la vendita del 49% di Enipower a Sixth Street. Rothschild & Co. ha agito in qualità di advisor di Sixth Street. Saipem -0,76%.

Petrolio e gas in ribasso 

Continuano a scendere i prezzi del petrolio nella speranza di una buona riuscita dei negoziati tra Russia e Ucraina. Il contratto del Brent a maggio scende del 7,2% a 104.48 dollari al barile, mentre quello del Wti ad aprile cede il 7,6% a 100.97dollari.

Calano anche i prezzi del gas, con il contratto ad aprile che si attesta a 114 euro al megawattora, in ribasso del 12%.

Passando al secondario, è stabile a 159 punti base lo spread (-0,6%), con il rendimento sul decennale italiano che sale del 2,6% all’1,927%. 

Visco: “Acuta incertezza sull’economia mondiale”

“L’incontro di oggi cade in un momento tragico: gli eventi di questa settimana hanno gettato un’ombra di acuta incertezza sull’economia mondiale”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, parlando alla Conferenza Banca d’Italia-Maeci su “Transizione energetica, finanza e clima: sfide e opportunita”. “Oggi – ha avvertito Visco – è a repentaglio la pace nel nostro continente: si tratta di una cesura profonda oltre che drammatica che non potrà che portare a equilibri diversi, ancorché ora difficili da definire”.

“I recenti sviluppi sui mercati energetici, aggravati dall’aggressione all’Ucraina” rendono “più precario l’equilibrio complessivo. È oggi evidente che non ci sono risposte semplici e condivise, ma rimandare la sfida climatica non è certo una soluzione: vorrebbe solo dire trovarsi costretti tra qualche anno a prendere misure più forti e repentine per evitare scenari ambientali catastrofici”, ha concluso il governatore.

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