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Tim a sorpresa: “Sulla proprietà della rete si può discutere”

Il presidente di Tim, Arnaud de Puyfontaine, apre sul futuro della rete: “Non abbiamo pregiudizi sulla proprietà: è un dibattito strategico che deve essere affrontato prima di tutto in cda” – Mossa diplomatica per spegnere le tensioni tra Italia e Francia o reale disponibilità a cambiare paradigma?

Bisogna capire se si tratta di una vera apertura o invece di una mossa diplomatica per spegnere le tensioni tra Italia e Francia e le polemiche sull’ennesimo ribaltone al vertice di Tim, ma le parole del presidente della compagnia telefonica controllata da Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, faranno sicuramente discutere perchè sono una mossa a sorpresa sulla tanto discussa rete di Tim.

Di tenere o meno la proprietà della rete in mano a Tim, l’unico vero asset strategico della compagnia a garanzia del suo debito, se ne può discutere e anzi “si tratta di un interrogativo interessante”. Proprio dello scorporo della rete Tim se ne discute da tempo in sede politica e l’ex premier Matteo Renzi ha nei mesi scorsi riproposto la questione al patron di Vivendi, Vincent Bollorè, ricevendone però una risposta negativa.

I tempi e le situazioni possono cambiare e Vivendi, che è in difficoltà sul dossier Mediaset dove non sa come uscire dall’angolo dopo aver firmato l’anno scorso un accordo molto azzardo con la famiglia Berlusconi su Mediaset Premium, potrebbe cambiare tattica e aprire su Tim, dove l’ennesimo ribaltone al vertice con la liquidazione d’oro all’ad Flavio Cattaneo ha scatenato nuove polemiche.

Forse è per tutte queste ragioni che la Tim “francese” è meno chiusa che in passato sul futuro della rete che – sono parole di de Puyfontaine – rappresenta “un dibattito strategico che deve essere affrontato prima di tutto in consiglio d’amministrazione”. E non è cosa da poco, anche se il presidente di Tim è prudente e precisa: “Al momento non c’è nulla da aggiungere ma sono sicuro che il tema sarà discusso in futuro”.

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