Samsung sigla un contratto da 16,5 miliardi di dollari con Tesla per la produzione dei chip AI6. Musk conferma: saranno realizzati nel nuovo impianto in Texas. Il titolo Samsung vola in Borsa
Samsung Electronics ha annunciato la firma di un maxi-contratto da 22,8 trilioni di won (circa 16,5 miliardi di dollari) per la fornitura di semiconduttori a Tesla. Nessuna conferma ufficiale, ma è stato lo stesso Elon Musk a rivelare pubblicamente su X che si tratta proprio della sua casa automobolistica.
Il contratto, uno dei più rilevanti nella storia recente del settore foundry, valido fino al 31 dicembre 2033, prevede la produzione di chip avanzati per le prossime generazioni di veicoli elettrici e sistemi di guida autonoma. A fare da cornice, il maxi impianto che Samsung sta costruendo a Taylor, in Texas, inizialmente in stand-by e ora rilanciato proprio grazie a questo accordo. Sarà lì che nasceranno – secondo Musk – i nuovi chip AI6 destinati ai modelli Tesla del futuro.
“La gigantesca nuova fabbrica di Samsung in Texas sarà dedicata alla produzione del chip AI6 di nuova generazione per Tesla”, ha scritto Musk. “L’importanza strategica di questo accordo è difficile da sopravvalutare”.
Samsung’s giant new Texas fab will be dedicated to making Tesla’s next-generation AI6 chip. The strategic importance of this is hard to overstate.
Samsung currently makes AI4.
TSMC will make AI5, which just finished design, initially in Taiwan and then Arizona.
Attualmente Samsung produce per Tesla il chip AI4, mentre il chip AI5 – appena completato – verrà affidato a Tsmc, inizialmente a Taiwan e poi in Arizona. La decisione di destinare la produzione dell’AI6 interamente a Samsung indica una svolta importante nei rapporti industriali tra le due aziende, e punta a rafforzare l’autonomia tecnologica di Tesla in vista della prossima generazione di guida autonoma.
La rinascita del business foundry di Samsung
Per Samsung, il contratto rappresenta molto più di un ordine miliardario. È una boccata d’ossigeno per la divisione foundry, in difficoltà da tempo. Secondo gli analisti, le perdite di questo comparto nel solo primo semestre 2025 hanno superato i 5 trilioni di won (oltre 3,6 miliardi di dollari). Con una quota di mercato scesa dal 8,1% al 7,7% nello stesso periodo (dati TrendForce), Samsung è rimasta indietro rispetto a Tsmc, che controlla oltre il 67% del mercato globale.
La scommessa su Tesla potrebbe invertire questa tendenza. Bloomberg Intelligence stima che l’accordo possa far crescere del 10% annuo le vendite del foundry Samsung, aprendo la strada ad altri contratti con aziende fabless in cerca di alternative a Tsmc.
Nonostante il contratto non dovrebbe riguardare ancora la tecnologia a 2 nanometri, su cui Samsung sta lavorando con grandi difficoltà nel raggiungere buoni rendimenti produttivi, il colosso sudcoreano considera l’intesa con Tesla un segnale di fiducia nella propria roadmap tecnologica.
Musk supervisionerà la produzione: “Supervisionerò io la linea”
Uno degli elementi più inediti dell’accordo è il coinvolgimento diretto di Elon Musk. Sempre su X, ha rivelato che Samsung ha accettato il supporto operativo di Tesla per massimizzare l’efficienza produttiva:
“Camminerò personalmente lungo la linea di produzione per accelerare i progressi. E lo stabilimento è comodamente situato non lontano da casa mia”.
Samsung agreed to allow Tesla to assist in maximizing manufacturing efficiency.
This is a critical point, as I will walk the line personally to accelerate the pace of progress. And the fab is conveniently located not far from my house 😃
La fabbrica in questione è quella di Taylor, in Texas, un mega-impianto da 17 miliardi di dollari annunciato nel 2021 ma poi rimasto in stand-by, proprio per la mancanza di grandi commesse. Il contratto con Tesla riattiva di fatto il progetto, che potrebbe diventare uno snodo cruciale per la produzione di chip avanzati nel territorio americano.
Semiconduttori e geopolitica
La partnership tra Samsung e Tesla si inserisce anche in un quadro geopolitico sempre più interconnesso. La Corea del Sud, sotto pressione a causa di possibili nuovi dazi USA fino al 25% su prodotti tecnologici, sta spingendo per rafforzare i legami con gli Stati Uniti nel campo dei chip e della cantieristica navale.
L’accordo con Tesla – che affonda le sue radici sia nel Texas industriale che nella Silicon Valley – potrebbe diventare un modello di integrazione strategica tra manifattura sudcoreana e innovazione americana. Un’alleanza utile anche per fronteggiare la crescente pressione competitiva della Cina e il consolidato dominio di Tsmc.
Con questa mossa, Samsung non solo tenta di rientrare nella partita degli AI chip, dove oggi è superata da SK Hynix e Micron nel segmento delle memorie Hbm, ma rilancia anche la propria centralità in un settore dove la domanda esploderà nei prossimi anni.
La reazione del mercato non si è fatta attendere: le azioni di Samsung Electronics sono salite a 69.600 won, con un rialzo del 5,61% (+3.700 won), il miglior risultato giornaliero da diverse settimane.
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