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Tappeto Ushak “Tintoretto” alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze (BIAF), alla Galleria Mirco Cattai

Mirco Cattai antiquario milanese dal 1992, sarà presente alla Biennale Internazionale dell’Antiquariato (di Firenze (24 settembre – 2 ottobre) e per l’occasione presenta un raro tappeto Ushak Tintoretto (dal nome del famoso pittore)

Tappeto Ushak “Tintoretto” alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze (BIAF), alla Galleria Mirco Cattai

La Galleria Mirco Cattai presenta alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze 2022 una serie di tappeti ottomani che vanno dal XVI secolo fino al XVII, molti esemplari così detti “Transilvania”, molto rari e ricercati dai collezionisti.

I tappeti Ushak ne “La Vocazione di San Matteo” di Girolamo da Santacroce

Questo tappeto a medaglione elegante e finemente tessuto appartiene a uno dei gruppi Ushak (Tintoretto) di maggior successo del XVI secolo, prende il nome dal maestro veneziano Tintoretto. Fu proprio lui a dipingere un tappeto simile nel Ritrovamento del corpo di San Marco, datato tra 1562-1566. Tuttavia, non è stato il primo artista a raffigurare tali tappeti, né il primo a rappresentarli in modo così dettagliato. Come si può notare nella celebre opera del Rinascimento italiano, La Vocazione di San Matteo, del 1519, di Girolamo da Santacroce, dal Museo Civico, Bassano del Grappa. Questa è la prima raffigurazione di questo tipo di tappeto, e ne dimostra la diffusione in Italia già all’inizio del 1500.


Il gruppo del piccolo medaglione è stato ampiamente discusso nella letteratura sui tappeti, ma ad oggi le opinioni divergono ancora. Citando Walter Denny “quelli che gli storici dei tappeti hanno insistito per qualche tempo nel chiamare ‘tappeti da preghiera a doppia estremità devono chiaramente la loro disposizione alle arti del libro, in particolare l’illuminazione e la rilegatura” (The Origin and Development of Ottoman Court Carpets, in Oriental Carpet and Textile Studies II, London, 1986, p. 251). In effetti, il design centralizzato del pattern di campo è chiaramente correlato alla legatoria, come la copertina in pelle del XV secolo illustrata qui sotto, realizzata dagli abili artisti dello studio di design di corte, chiamato nakkaşhane. I motivi squartati ai quattro angoli, danno l’aspetto di una doppia nicchia, ma poiché in questo disegno non esiste un tappeto a nicchia singola, questo termine risulta inappropriato e fuorviante.
Per molto tempo i piccoli Ushaks sono stati considerati i precursori dei “transilvani” a doppia nicchia. Tuttavia, lo sviluppo del formato a doppia nicchia e le principali differenze nei motivi, nella tavolozza e nella tecnica non supportano una relazione diretta tra Ushaks a medaglione piccolo e tappeti “transilvania”.

II tappeto Ushak della Galleria Cattai, che si collega a quello rappresentato da Girolamo da Santacroce è il primo esempio superstite

Il tappeto Ushak della Galleria Cattai nel campo rosso mattone presenta un medaglione quadrilobato giallo oro, contenente una piccola losanga centrale. Questo ornamento centrale divenne molto popolare tra i tessitori in Anatolia e può essere trovato nei “Transilvania” a doppia nicchia del XVII secolo e nei tappeti successivi.
I pennacchi presentano arabeschi su fondo giallo e rosso e sono infatti quarti di un medaglione quadrilobato, che chiaramente derivano dalla legatoria; tutti insieme i quattro angoli del campo danno l’impressione di una pelle di pecora.
In cima ad una nicchia è appesa un’appendice gialla, simile ad uno stemma non identificato, che è legata al medaglione quadrilobato. Tali motivi, al posto della lampada della moschea, forniscono un chiaro riferimento “direzionale”. Per questo alcuni studiosi suggeriscono che i tappeti “Tintoretto” potessero essere usati come tappeti di preghiera. Altri autori affermano che si tratta di amuleti, che si trovano spesso nelle moschee turche e sono intesi come protezione contro il malocchio.
Assolutamente notevole l’elegante bordura principale con fasce nuvolose rosse e gialle, motivo mutuato dall’arte cinese, alternate a rosette a sei denti.

Questo motivo è comune agli Ushak a piccolo medaglione, ai tappeti “Lotto” e anche ai tappeti “Bird”. Tuttavia, il confine qui è particolarmente ben pianificato in quanto non ci sono motivi troncati e ogni angolo ha una nuvola posizionata in diagonale, che risolve l’unione tra i bordi orizzontali e verticali. Tale dettaglio è estremamente raro nei tappeti anatolici. Tra i tappeti Ushak a
medaglione con bordo cloudband, questo è l’unico esempio che mostra una soluzione angolare così raffinata. In tutti gli altri casi il confine verticale incontra bruscamente quelli orizzontali.

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