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Taormina, Eni celebra con Gianna Nannini concerto Carbon Neutral

Dopo il concerto con Elisa, il 3 settembre al Teatro Antico l’evento gratuito organizzato da Eni gas e luce a quota 10 milioni di clienti

Taormina, Eni celebra con Gianna Nannini concerto Carbon Neutral

Gianna Nannini in concerto al Teatro Antico di Taormina. L’evento si terrà venerdì 3 settembre, alle ore 21, e sarà organizzato da Eni gas e luce per celebrare il traguardo dei 10 milioni di clienti. Per l’occasione è prevista anche una diretta streaming sulla pagina enigaseluce.com. Per partecipare occorrerà registrarsi su A-Live. 

L’evento sarà Carbon Neutral, certificato ZeroCarbonTarget, operatore internazionale per la certificazione della riduzione e compensazione delle emissioni di CO2. La certificazione si ottiene sulla base della quantificazione delle emissioni di CO2 relative alla organizzazione e realizzazione, tenendo conto dei trasporti e della logistica; del consumo di energia elettrica e termica; delle emissioni dirette di CO2; dell’utilizzo di risorse e della location scelta. In base a quanto specificato da Eni, l’annullamento delle emissioni di CO2 relative alla organizzazione e realizzazione dell’evento avverrà entro 10 giorni dalla data dell’evento.

“Eni gas e luce ha voluto organizzare, dopo il concerto di Elisa il 29 luglio scorso ai Laghi di Fusine (Udine), questo secondo concerto per ringraziare i clienti che ogni giorno scelgono la sua energia e anche per supportare il settore degli eventi dal vivo, duramente colpito dalla pandemia. Gianna Nannini porterà sul palco del Teatro Antico di Taormina il suo straordinario repertorio, accompagnata dalla sua band, per uno show di 60 minuti”, fa sapere la società attraverso una nota.

Il concerto supporterà inoltre la realizzazione di un intervento di recupero presso la riserva naturale orientata “Oasi del Simeto”, un’area naturale protetta situata nel Comune di Catania colpita dagli incendi di quest’estate. Nel dettaglio, le risorse serviranno per ricostruire il punto di osservazione dell’avifauna stanziale e migratoria già presente nell’Oasi del Simeto, completamente distrutto dagli incendi del 30 luglio. 

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